Civitanova Marche (Macerata), 22 maggio 2013 - Gli investigatori delle Fiamme Gialle di Macerata specializzati in “antiriciclaggio”, hanno ricostruito l’intera “filiera” dell’attività truffaldina posta in essere, fin dal 2009, da due società di intermediazione finanziaria di Napoli e di Roma che, aggirando le norme del Testo Unico Bancario, avevano posto in essere una mega truffa da 51.000.000 di euro nei confronti del Comune di Civitanova Marche, attraverso la promozione e la stipula con alcune imprese edili di circa 40 polizze fidejussorie false o prive di reale copertura patrimoniale.

Una vera e propria “frode finanziaria”, che ha visto quale danneggiato il Comune di Civitanova Marche, il quale è stato privato della legittima possibilità di recuperare alle scadenze previste, attesa la mancata conclusione dei lavori da parte delle imprese edili appaltanti, le somme di denaro garantite dalle fideiussioni false ed irregolari.

Più nel dettaglio, gli investigatori nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno riscontrato che i due intermediari finanziari, emittenti le polizze, non avevano mai posseduto, rispettivamente, i requisiti di legge ed i requisiti patrimoniali previsti dalla normativa vigente, in quanto il capitale sociale era stato versato non con disponibilità patrimoniali concrete bensì con il conferimento di cosiddetti “titoli spazzatura”, scoprendo, altresì, che non era la prima volta che tali società si erano dedicate a tale attività truffaldina ma che già in passato avevano avuto problemi analoghi in altri ambiti nazionali.

Analogamente abusiva è risultata l’attività posta in essere dai “broker” intervenuti nel collocamento delle polizze incriminate alle società lottizzanti, che le hanno poi presentate in Comune, dove i dirigenti ed i dipendenti preposti, in violazione al Codice dei Contratti Pubblici ed alla stessa Convenzione Urbanistica a suo tempo stipulata, le avevano accettate senza verificarne preventivamente i previsti requisiti normativi, esponendo l’ente a grave danno e avvantaggiando di fatto le imprese costruttrici che le avevano presentate.

Le fidejussioni, proprio per la loro funzione di garanzia dell’Ente Pubblico, dovevano essere rilasciate da primario istituto di credito o assicurativo ovvero da intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale, autorizzati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L'odierna operazione denominata “Easy Warranty 2” ha consentito di denunciare alla Procura della Repubblica di Macerata, che coordina le indagini, un funzionario pubblico per abuso d’ufficio e 10 persone per "abusivismo finanziario" residenti nelle province di Napoli, Teramo, Foggia, Monza Brianza, Milano, Varese, Avellino, Roma, Chieti e Ascoli Piceno.