Civitanova, 25 maggio 2013 - «L’INCHIESTA della guardia di finanza? I primi danneggiati siamo noi. Stiamo lavorando per consegnare alla città un’opera importante, rischiamo il nostro capitale ed è stato un brutto colpo vedersi associare a una truffa di cui siamo parte lesa. Detto questo, se qualcuno vuole fare una commissione di indagine sulla fiera venga pure, le nostre porte sono aperte. Vedranno un cantiere che sta lavorando a pieno regime e si renderanno conto dello stato di avanzamento della struttura che a ottobre intendiamo consegnare alla città e per la quale abbiamo già pronta una nuova fidejussione».

Mauro Mattucci (Euroinvestimenti), con Sergio Foresi (Prefabbricati Foresi) e Franco Sagretti (Icoc) è socio della Civita Park, emersa nell’inchiesta come soggetto truffato da alcuni broker con cui aveva stipulato fidejussioni, risultate poi false, depositate in Comune a garanzia del complesso fieristico commerciale che sta realizzando in zona Einaudi. L’eco dell’indagine ha però scosso la Civita Park. «Per noi — ammette Mattucci — un danno non di poco. Non abbiano debiti con nessuno, ma dopo le notizie uscite sui giornali, nonostante fosse dappertutto scritto che eravamo vittime della truffa, i fornitori ci hanno scritto sollecitando i pagamenti. Eppure il cantiere va avanti, ci sono novanta operai in questo momento in attività. Stiamo andando in accelerazione e finiremo il lavoro. L’85% dell’intervento è concluso e nell’arco di quindici giorni faremo la tamponatura della fiera e inizieremo con i lavori interni. Per cui interrompere quest’opera per problemi politici sarebbe un errore, un danno enorme per la città».
 

L’INDAGINE infatti si intreccia con gli umori di Palazzo Sforza dove, già prima della conclusione dell’inchiesta, la maggioranza era spaccata sull’opportunità di concedere alla Civita Park la proroga di sei mesi sui termini di consegna della fiera, che slitterebbero a ottobre. E il presidente del consiglio comunale Costamagna è tornato a chiedere la commissione di indagine e a ribadire che non c’è proroga senza fidejussioni valide. Perché il problema delle garanzie non è ancora risolto. Le polizze fasulle scovate dalla finanza sono carta straccia e la Civita Park non ha ancora prodotto fidejussioni nuove e vistate dai dirigenti del Comune a garanzia della fiera e di tutte le opere (parcheggi, sottovia, collegamenti viari) contenute nel progetto. «E’ nel nostro interesse completare i lavori. Abbiamo consegnato in Comune — rivela Mattucci — la documentazione di una nuova polizza, garantita dalla Forte Assicurazioni, a copertura di 17 milioni di euro di investimenti, l’85% realizzati. Appena gli uffici comunali daranno l’ok andremo a stipularla. Per questo non capisco le problematica politiche. Stiamo parlando di un investimento complessivo enorme, circa 90 milioni di euro, che creerà occupazione e sviluppo. Arrivano continuamente curriculum da chi cerca lavoro e del centro commerciale abbiamo già venduto tutti gli spazi». Il fiera si sviluppa su 111.700 metri quadrati, il complesso commerciale su 47mila e vi si trasferirà l’Iper.

di Lorena Cellini