Civitanova (Macerata), 11 novembre 2012 - E’ fortemente amareggiato il sindaco di Civitanova Tommaso Claudio Corvatta, commentando la messa in liquidazione di Fiere delle Marche. Il primo cittadino punta il dito e va giù duro, rilevando nell’operato dell’ente «un’assoluta mancanza di correttezza nei confronti di Civitanova: ci hanno tenuto all’oscuro di quello che stava bollendo in pentola, senza avvisarci di nulla. Evidentemente da tempo c’erano problemi, da loro sempre nascosti. Ma le voci di corridoio si sono rivelate alla fine esatte. Erano in crisi, ma nonostante questo, ribadisco, non c’è mai stato fatta presente quanto fosse delicata la situazione. Adesso non vogliamo fare drammi, per noi questo è il momento di raccogliere tutte le informazioni disponibili. Dobbiamo capire come si evolverà la questione e poi inizieremo a vedere verso quale direzione guardare. Come ragionare. Intanto aspettiamo lunedì, quando in Regione si affronterà il problema. Comunque ci è sembrato di capire che almeno il programma messo in atto e presentato per questa stagione resterà invariato».

Si pone il problema di come progettare un futuro fieristico per Civitanova. «Per il momento ci teniamo aperte tutte le strade possibili — spiega Corvatta —: potremmo pensare ad un ente fiera completamente locale, forti della nostra struttura e vista l’importanza del territorio civitanovese. Potremmo anche entrare in un costituendo ente regionale che coniughi insieme le diverse realtà mettendole a sistema. Non escludiamo neanche di vagliare l’ipotesi di un ente pubblico marchigiano con partecipazione dei privati, ma sia chiaro: in questo caso servono sicurezze per il futuro. Civitanova intanto si sta dotando di una nuovissima e importante struttura fieristica, un polo di grande rilievo. Partiamo proprio da questa struttura: con lei ci giocheremo le nostre carte».