Porto Recanati (Macerata), 24 aprile 2013 - La storia d’amore tra la famiglia Ascani e il Babaloo, la più grande discoteca della provincia, eletta anche più bella d’Italia, è ufficialmente finita. E’ stato uno dei componenti del 'triumvirato' che da decenni propone notti di divertimento nella nostra riviera, nello specifico Aldo, a renderlo noto con una riflessione sulla sua pagina Facebook.

L’addio doveva aver luogo per sfratto il 2 settembre, così aveva disposto il tribunale di Civitanova accogliendo la richiesta dell’avvocato Camiciola, legale della proprietà Cinque Vele Srl. Poi un mese fa la notizia che sarebbero stati proprio gli Ascani a gestire il nuovo Mym a Civitanova, dopo l’acquisizione da parte di nuovi imprenditori.

Inizialmente gli Ascani dissero che la nuova avventura (il Mym si chiamerà Shada) poteva conciliarsi con l’ultima stagione al Babaloo, invece la discoteca di Porto Potenza, famosa anche per la pista “galleggiante”, resterà chiusa. Non si vede infatti chi possa sfidare la crisi e investire in questo momento. Oltretutto la stagione inizierebbe con grave ritardo: l’anno scorso il Babaloo aprì proprio a fine aprile.

 

Aldo Ascani perché questo cambio di prospettive?

"Perché il nuovo Shada è diventato un progetto ben più importante di quanto pensavamo, richiede lavori più grandi per 5mila metri quadrati nuovi. Un impegno maggiore e quindi non possiamo pensare al Babaloo".

I costi del “Baba” sono così proibitivi?

"Solo per riattivarlo, quindi escludendo la gestione e l’affitto, si dovrebbero sborsare 250 mila euro…. Ascani si dice "dispiaciuto, ma siamo affascinati dall’idea di lavorare in riva al mare e a Civitanova, città cui ambivamo da tempo. Al di là dei diverbi debbo ringraziare Camiciola e gli altri soci che a suo tempo credettero nelle nostre capacità e mi auguro che qualcuno in futuro possa riaccendere il Babaloo".

Per la movida è una dura perdita. Il Babaloo ha ospitato serate di gala con ospiti internazionali, bellezze mozzafiato della tv ma anche politici e imprenditori erano spesso presenti. Una meta così amata che era abituale trovarvi corriere da Romagna, Abruzzo e Roma.
 

Andrea Scoppa