Civtanova Marche, 24 maggio 2010 - Civitanovese fuori dai play off, dopo la netta sconfitta sul campo della Santegidiese, dovuta più alle ripetute amnesie della sua difesa che agli effettivi meriti della squadra di casa. Partita a porte chiuse per disposizione del prefetto di Teramo e, incredibilmente, accesso vietato anche ai giornalisti, sia locali che ospiti (ma, chissà poi perché, non alle televisioni private), costretti a seguire la partita da un campo, dietro le reti di recinzione, assieme ai molti tifosi dele due squadre,che si sono così arrangiati per seguire le azioni. Un fatto, crediamo, unico nella storia e chi di dovere dovrà assumersi le proprie responsabilità e in tal senso l’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo ha già emesso una dura nota di protesta.

 

La partita. E’ stato il festival del gol, ma anche la sagra degli errori e sotto questo aspetto i rossoblù ne hanno fatti molti di più degli abruzzesi. La Santegidiese lamenta le assenze dei suoi bomber Bucchi e Bettazzoni, la Civitanovese quelle di Pennacchietti (che purtroppo si rivelerà pesantissima) ed Albanesi. Dopo neanche 4’ arriva il primo gol: lo firma di testa il brasiliano Selotto (ingaggiato da pochi giorni), raccogliendo con tempismo un perfetto cross dalla sinistra del colored Doumbia. Nulla da fare per Simonella.

 

La Civitanovese reagisce subito e al 9’ crea una clamorosa palla gol: un bello scambio Fuakuputa-Bonaventura-Leopardi mette quest’ultimo a tu per tu con Santandrea, ma il suo rasoterra è proprio addosso al portiere in uscita. Al 12’ un diagonale di Fuakuputu finisce sul fondo. Al 15’ Luca Diamanti batte una punizione forte, ma centrale, l’intervento di Santandrea non è impeccabile e sulla sua corta respinta s’avventa come un falco Fuakuputu e fa pari. Non passano nemmeno due minuti e la Santegidiese torna in vantaggio.

 

Testoni batte un lunghissimo fallo laterale nell’area intasata, Fuschi di testa anticipa la maldestra uscita di Simonella e, sempre di testa, Doumbia appoggia nella rete sguarnita. La Civitanovese deve ricominciare da capo, ma lo fa con grande grinta. Al 25’ l’indiavolato Fuakuputu è lanciato in profondità da centrcampo, brucia sulla scatto la coppia centrale abruzzese e trafigge Santandrea, stavolta incolpevole. Quettro gol dopo neanche mezz’ora.

 

Ma non è finita qui. Al 31’ Civitanovese vicina al vantaggio: è il solito Fuakuputu che dalla destra pennella un cross per le testa di Buonaventura, che però indirizza la sfera sopra la traversa. Al 38’ l’ennesimo patatrac difensivo dei rossoblù, che stavolta si rivelerà letale. Su un lungo e innocuo cross Foresi entra malamente di testa e ne scaturisce un pallonetto all’indietro, la cui traiettoria supera Simonella e s’infila in rete.

 

Ripresa. Come nel primo tempo l’approccio rossoblù non è dei migliori e all’8’ la Santegidiese mette in cassaforte il risultato: su un calcio d’angolo Marranconi viene lasciato incredibilmente libero, Simonella esce fuori tempo ed arriva il poker. Carrer prova a correre ai ripari inserendo in breve tempo Argiolas, Belkaid e Mignini, per cercare di dare corpo a un’ormai disperata offensiva, dopo un’occasione per parte, mancate prima da Selotto e poi da Fuakuputu.

 

Ma i guai vengono ancora dalla retroguardia: al 24’ nessunno si cura di Selotto, che ruba palla poco oltre il centrocampo, giunge al limite dell’area e lascia partire un missile imprendibile. La Civitanovese ha un ultimo sussulto d’orgoglio: al 34’, su azione d’angolo, stavolta è la difesa abruzzese che si addormenta e Mignini di testa riduce le distanze. Insistono i rossoblù e vanno ancora ripetutamente al tiro, due volte con Belkaid (uno parato, l’altro al fil di palo), ed altrettante con Argiolas (uno senza pretese, mentre sull’altro, pericolosissimo, c’è la bella risposta di Santandrea). Finisce con la Santegidiese in finale e le due squadre che vanno a salutare le rispettive tifoserie: per entrambe si è trattato di un campionato da applausi.