Il buonsenso declinato in sette parole

Dopo il rincorrersi di ordinanze,contrordini compagni e sfide Stato- Regioni si è arrivati al giorno più lungo, il D -Day (domani). L’Italia riapre (in parte) e ricomincia a produrre. Con aumento dei rischi di contagio. Incrociamo le dita e chi crede si faccia il segno della croce.

Nella selva oscura di controversi decreti governativi e decisioni regionali con variazioni sul tema, sono contenuti obblighi e consigli. Ma non è tutto. Serve anche il senso di responsabilità dei cittadini che stanchi di due mesi di arresti domiciliari vogliono correre fuori. Occhio, però. Il virus contagia meno, ma uccide ancora.

Vale il monito del commissario dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi declinato in sette sagge parole: Stiamo al sicuro e testa sulle spalle. Nei giorni di lockdown abbiamo visto comportamenti rigorosi e cose da squalifica: vicine di casa conversare senza mascherina, gruppi nei parchi, condomini appassionatamente riuniti in cortile, 25 aprile affollato a Bologna (niente multe, troppo scorretto politicamente).

Da oggi molta più gente sarà in giro, il rischio sale. Quindi devono aumentare buonsenso e uso di protezioni. Anche senza ordinanza.