Segugi salvati, medaglia ai professionisti del soccorso

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna 16 gennaio 2020 - Ho letto del salvataggio di due cani da caccia rimasti intrappolati nel cunicolo di una cava sull’Appennino bolognese. Almo trenta persone hanno preso parte ai soccorsi. Mi chiedo se un tale spiegamento di forze avviene anche con tutte le persone bisognose della nostra società. Riccardo Foglietti, Bologna

Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Domanda legittima, la sua. Credo che l’Emilia Romagna non abbia nulla da rimproverarsi sull’assistenza alle fasce deboli, sul welfare e sulle emergenze. E’ una regione di talenti, di imprese che funzionano, di sanità con qualche difetto, ma gestita da medici e professionisti di valore. E anche sulle emergenze in Italia siamo da medaglia d’oro. Capisco che l’impengo collettivo per due cani segugi possa stupire ma Muscolo e Orfeo sono due esseri viventi e la mobilitazione era obbligata. Nulla è stato tolto agli esseri umani e i professionisti del soccorso presenti sul posto hanno agito con la stessa passione con cui hanno salvato e salveranno altre vite. A loro va il primo gradino del podio. beppe.boni@ilcarlino.net