Confini girevoli

I casi sono due: o la legge è inadeguata o il sistema non è in grado di farla rispettare. In ogni caso da qualche parte serve un rattoppo, o meglio un altro metodo. Sì, meglio andare in negozio e fare un nuovo acquisto. Troppe volte abbiamo visto che le espulsioni non funzionano, che i confini sono un concetto fluido. Certo, non per chi in Italia è arrivato regolarmente, lavora, paga le tasse, fa la fila all’Usl con diritto acquisito di vivere nel Belpaese. La porta gira troppo spesso liberamente nei due sensi. Sappiamo bene, nonostante le promesse della politica, che per uno straniero, delinquente o clandestino, è facile entrare in Italia e difficile uscire. L’albanese di Sant’Ilario d’Enza espulso 13 volte (11 in aereo) e 13 volte rientrato ha stabilito il record. Che fa scattare l’ennesimo, inutile, allarme.

Poi, certo, trovi anche stranieri come il ladro ucciso a Ivrea, dal tabaccaio che ha sventato un furto sotto casa. È un moldavo di 24 anni, incensurato, apparentemente onesto fino all’altra notte quando con due complici ha preso di mira il negozio di un commerciante esasperato che ha subito sette furti. Sarà legittima difesa, in virtù della nuova legge? La Procura ha avviato un’indagine. È la prova del nove dell’articolo del codice che indica la difesa come sempre legittima, secondo la dottrina salviniana. Ma questa è un’altra storia. L’albanese Emiljano Fejzo è andato anche dove lo ha portato il cuore. Con precedenti per reati contro il patrimonio e resistenza, le prime volte se ne è semplicemente infischiato della legge sapendo che tanto non gli sarebbe successo nulla: espulso, giusto il tempo di salutare amici e parenti, tornava in nave. Qui si sta bene e si rischia poco. La paura vera è quella di finire nelle carceri di Tirana. Poi la motivazione dei ritorni seriali è diventata un’altra, più nobile.

Si è innamorato, dice lui, di una ucraina di Sant’Ilario, fra l’altro gravemente ammalata. Un punto di vista personale che non è quello della legge. Certo è stato anche in carcere per le infrazioni commesse: 8 mesi. Espulso l’ultima volta il 23 maggio, messo su un aereo verso l’Albania, il globetrotter albanese si è ripresentato qui. Ennesimo arresto dei carabinieri, rimesso in libertà con obbligo di firma in attesa di essere di nuovo espulso. Forse rientrerà in Albania. Indovinate cosa succederà dopo.