Un piano per proteggere le balene

La lettera, Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 17 febbraio 2020 - Capisco che il mondo adesso ha altri problemi, compreso il virus cinese che sta mietendo vittime anche fuori dall'Asia, ma non per quetso dobbiamo dimenticarci dell'ambiente e degli animali che abitano il globo. Le balene, per esempio. Questo animale va protetto perché la caccia in altre parti del mondo e l'inquinamento forse ovunque sta mettendo a rischio la specie. Amedeo Rossini, Pesaro

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Proprio domenica 16 febbraio è stata la giornata mondiale delle balene, per ricordare a tutti che questo grande mammifero è fondamentale per l'equilibrio biologico del mare. Forse si può fare di più ma ci sono uomini ed enti che si stanno dando da fare. Nel mar Mediterraneo la priorità è proteggere questi giganti del mare che vivono nel Santuario Pelagos, un'area marina tra Italia e Francia, ancora minacciati da inquinamento da plastica, acustico e traffico marittimo. Il Wwf Italia, fra l'altro, ha annunciato una nuova collaborazione con la Fondazione Cima che si occupa di implementare la certificazione High Quality Whale Watching. In base a un  accordo sottoscritto da Francia, Italia e Principato di Monaco, nel Santuario Pelagos si tenta di proteggere i soggetti che vivono nell'area: balenottere comuni, capodogli, globicefali, delfini, tursiopi, stenelle e il meno conosciuto zifio. Nei prossimi mesi esperti e ricercatori intensificheranno i controlli e la ricerca in base ad un grande progetto di salvaguardia.

beppe.boni@ilcarlino.net