Politica, demonizzare l’avversario è la strada sbagliata

La lettera Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 21 gennaio 2020 - Ricordo la cultura dell’odio degli anni 70’ e 80’ verso gli avversari politici (Dc e partiti di governo), gli Usa e gli alleati, la Nato e l’Occidente capitalista, i padroni sfruttatori... Gli effetti devastanti di quella cultura li abbiamo visti. Oggi il copione si ripete anche se circoscritto ad un solo partito. Brandina Barboni, Ferrara

risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Il pericolo di una nuova deriva da anni di piombo oggi sembra remoto. Tuttavia il clima nella campagna elettorale del voto in Emilia Romagna non è dei migliori. Oggi il copione si ripete verso la Lega che, pur essendo un partito di opposizione, è ostacolata in modo diffuso. Come ha scritto il direttore Michele Brambilla, però, i migliori alleati di Matteo Salvini sono coloro (le Sardine in testa) che tentano di non farlo parlare nelle piazze o ne disturbano i comizi. E che sono alleati di chi afferma che Salvini va cancellato. Certa sinistra punta ancora sulla demonizzazione dell’avversario. Non torneremo alle pistole e alle bombe, ma questa è una strada sbagliata e pericolosa. beppe.boni@ilcarlino.net