Ridateci il nostro pallone e nessuno si farà male

Ci cominciano a mancare persino quei seggiolini congelati. Perché è inutile girarci intorno: il sole del Qatar non ci scalda. E' un sole finto: fatto d'oro, appunto. Se lo tocchi, è freddo. Ci manca la Serie A, il nostro calcio, sgualcito, sbagliato, tremendamente imperfetto: ma, in fondo, lo amiamo proprio per questo. E allora basta un Bologna contro la sua Primavera a riaccendere subito quella voglia di campionato che abbiamo provato a silenziare tra le urla di Adani, le imprese-simpatia di Giappone e Australia e gli ultimi canti dei cigni Messi e Ronaldo. Ci abbiamo provato, ma no, non ce la facciamo. Ridateci il nostro vecchio pallone e nessuno si farà male.
 
E' bastato un sinistro dolcissimo di Orsolini per far impennare i tassi di nostalgia ai massimi storici. Un gol di Orso con la Primavera, capite come siamo messi? Così come è bastato che il Sassuolo ufficializzasse l'amichevole del 29 dicembre contro l'Inter per far partire i fuochi d'artificio in anticipo. La serie A, quella vera, riaprirà i battenti tra un mese esatto, e allora ben vengano questi test per ingannare l'attesa. Accogliamo a braccia aperte i ragazzi del Kapfenberg, seconda divisione austriaca, che venerdì prossimo faranno da cavie agli esperimenti di Thiago Motta. E quanta grazia domenica 11 con l'Olympique Marsiglia che misurerà lo stato di Berardi e compagni. Certo, sfide lontane dal calcio vero, fatto di adrenalina, di emozioni. Ma mai così lontane come un pallone che rotola nel deserto del Qatar.