Un fiore sulla tomba del soldato e della sua mamma

La lettera. Risponde il condirettore de Il Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 14 dicembre 2019 - Un anno fa alla Certosa di Bologna notai che una lapide di marmo era caduta a terra. Indicava la tomba di un giovane morto durante la seconda guerra mondiale, medaglia d’argento al valor militare, e della sua mamma. La lapide è ancora lì. Questo ragazzo ha dato la vita per una Patria che non lo rispetta.

Paola Tabarroni, Bologna

risponde il condirettore de Il Resto del Carlino Beppe Boni

Basta fare un giro di orizzonte e ci si accorge che spesso ampie aree dei cimiteri, piccoli e grandi, sono lasciate nell’incuria. Con un clic su Google si verifica che dalla Lombardia, alla Toscana, a Roma più volte sono state denunciate situazioni di degrado. Accade soprattutto con le tombe che non hanno più visitatori, abbandonate dai parenti dei defunti. Non so a chi tocchi, ma anche i sepolcri senza fiori e senza persone che le curano vanno rispettate. Speriamo che al momento in cui scriviamo il soldato e la sua mamma abbiano avuto giustizia e che una mano rispettosa abbia raddrizzato la lapide. Se non è già accaduto facciamo un appello: qualcuno se ne faccia carico. E lasci un fiore. beppe.boni@ilcarlino.net