L'ecografia al welfare

Bologna, 21 aprile 2019 - Signora Ida, buona Pasqua. Lei, che porta le sue 102 primavere con la freschezza delle persone perbene, non ha chiesto che un’ecografia. Le hanno risposto che ci sarebbe stato posto tra un anno. Poi, che sarebbe stato possibile a settembre. Peggio la toppa del buco.

Alla fine l’esame lo farà privatamente, ma non ha nascosto il suo rammarico per non avere ottenuto in tempi ragionevoli ciò che il pubblico deve garantire. E così la sua odissea nelle liste d’attesa della sanità marchigiana è diventata una lezione per tutti e un campanello d’allarme per chi avrà la buona volontà di affrontare il problema dei problemi nei prossimi anni: l’invecchiamento della popolazione e la necessità di rivoluzionare il nostro sistema di welfare per riuscire a garantire il diritto alla salute, alla cura e al benessere collettivo.

Voliamo alto sopra il paradosso di un paese che da un lato chiude il numero di accessi a Medicina e dall’altro lato si ritrova senza medici. Facciamo pure finta che non ci siano sprechi o inefficienze. Guardiamo lontano il tema più assente dal dibattito pubblico quanto più esplosivo: la questione demografica e le necessità di una popolazione che sarà sempre più anziana e sempre più in salute.

I numeri: tra vent’anni – fonte, ultimo rapporto Istat – in Italia si prevede vi siano 265 anziani ogni 100 giovani. In Emilia-Romagna – dati della Regione -– «ci si attende che nei prossimi venti anni la consistenza della popolazione con 65 anni o più superi 1 milione e 273 mila unità, circa il 22% in più rispetto agli anziani presenti in regione al 2015». «Con questo presupposto la popolazione di 65 anni o più che oggi rappresenta il 23,4% del totale, nel 2035 sarebbe il 28% della popolazione complessiva». 

Nelle Marche risulta da un’elaborazione recente di Confartigianato su dati Istat che nel 2050 gli over 65 saranno pari al 36% della popolazione contro l’attuale 24,3%. Sono ottime notizie. Vuol dire che le persone stanno e staranno tendenzialmente sempre meglio. Ma questo non risolve il quesito di fondo: come terrà il sistema di welfare? Lo stesso che, tra l’altro, ha consentito di raggiungere i risultati di longevità e benessere che oggi abbiamo davanti. Trovare il modo di garantire l’ecografia a una persona di 102 anni e in tempi rapidi è un buon passo verso la resurrezione dello stato sociale.