Gambero Rosso pasticcerie 2022: tre torte a Roberto Rinaldini e Gino Fabbri

Emilia Romagna: il riconoscimento più prestigioso ai due maestri di Bologna e Rimini. Due premi speciali nelle Marche

Gambero Rosso pasticcerie, Roberto Rinaldini e Gino Fabbri (da Facebook)

Gambero Rosso pasticcerie, Roberto Rinaldini e Gino Fabbri (da Facebook)

Bologna, 1 dicembre 2021 - Mentre si avvia alla conclusione un anno d’oro per l’arte del dolce nostrana - culminato con la vittoria azzurra ai Mondiali di pasticceria, tenutisi lo scorso settembre a Lione – ecco una delle guide più attese dagli operatori del settore: è stata presentato ieri, infatti, il volume ‘Pasticceri e pasticcerie’ del Gambero rosso. Sono 595 gli indirizzi segnalati nell’edizione 2022, tra cui 25 insigniti delle ‘Tre torte’: il riconoscimento più prestigioso, assegnato ai locali impeccabili per atmosfera, servizio e, naturalmente, qualità delle proprie creazioni, che devono essere in grado di soddisfare gli occhi e il palato dei severi ispettori.

Nella galleria delle eccellenze non potevano certo mancare due indirizzi top della pasticceria emiliano-romagnola, entrambi premiati con 'tre torte' e da anni saldamente ai vertici delle classifiche stilate dagli esperti di arte dolciaria: Gino Fabbri a Bologna (che porta a casa ben 92 punti, piazzandosi al sesto posto assoluto in Italia) e Roberto Rinaldini a Rimini, che strappa 90 punti.

Vero e proprio monumento della pasticceria mondiale, Gino Fabbri ha aperto il primo locale nel 1982, assieme alla moglie Morena, dopo una lunga gavetta nella pasticceria di Castenaso, suo paese d’origine. Pur essendo restio ai concorsi, si concede due occasioni storiche: vince infatti quello per la ‘Torta del Giubileo del 2000’, grazie al quale incontra Giovanni Paolo II, e, nel 2015, guida alla vittoria della Coppa del mondo di pasticceria di Lione la spedizione italiana, composta da Emanuele Forcone, Francesco Boccia e Fabrizio Donatone. Nel 2009 viene eletto dai colleghi Pasticcere dell’anno: un riconoscimento alla professionalità e alla capacità di trasmettere le sue conoscenze senza riserve. La sua pasticceria è in via Cadriano 27 a Bologna.

Definito ‘enfant prodige della pasticceria italiana’ per la sua fulminea carriera, costellata di numerosi premi, il riminese Roberto Rinaldini ha all’attivo diverse pasticcerie che portano il suo nome, tra Rimini, Roma e Milano. I suoi dolci-simbolo sono la Venere nera (pan di Spagna alle mandorle e cacao, croccantino di wafer al gianduia, bavarese di nocciole del Piemonte, mousse al cioccolato al 64% del Madagascar, glassa al cacao) e i Macaral (rivisitazione dei classici macaron francesi).

Due premi speciali sono andati nelle Marche: Luca Abbadir, della Madonnina del pescatore di Senigallia (Ancona), e Mattia Casabianca, del ristorante Uliassi (3 stelle Michelin), sempre a Senigallia, sono stati nominati ‘pastry chef’ dell’anno.