Saldi estivi 2019, quando iniziano in Emilia Romagna. Date e consigli

Conto alla rovescia per la febbre da shopping: si parte il 6 luglio. Ecco le regole per la caccia all'affare

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Bologna, 26 giugno 2019 - Sale la febbre da shopping in vista dei saldi estivi 2019. Ancora pochi giorni e in Emilia Romagna parte il momento più atteso per gli amanti degli acquisti: quello degli sconti di fine stagione. La data d’inizio è il 6 luglio, quella di fine saldi il 30 agosto. Tempi e durata che non sono gli stessi per tutta Italia: il calendario varia regione per regione (qui le date complete da Nord a Sud).

L’avvio della stagione degli sconti è attesissima anche dai commercianti, che sperano così di poter rilanciare i consumi, dopo una primavera dal meteo incerto che ha influito negativamente sulle vendite. Confesercenti ha spiegato di avere buone aspettative sui saldi estivi: "Con l’improvviso aumento delle temperature, i consumatori tornano a mostrare interesse per i prodotti moda - spiega l’associazione di commercianti -. E prevedono di investire in abbigliamento e accessori circa 531 milioni di euro: una boccata d’ossigeno per il settore, che quest’anno è stato fortemente penalizzato nelle vendite dal meteo 'pazzo' di primavera".

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Una situazione rilevata anche dai consumatori. Secondo il Codacons, che nei giorni scorsi ha segnalato come il maltempo di maggio abbia fatto “iniziare con largo anticipo gli sconti di fine stagione in tutta Italia”, un meteo pazzo ha “letteralmente affossato le vendite nel settore del commercio, facendo crollare gli acquisti nel comparto dell'abbigliamento e delle calzature". Le famiglie infatti, spiega il Codacons, hanno rimandato gli acquisti di nuovi capi di vestiario e calzature necessarie per i mesi caldi. Con conseguenze negative sulle vendite e una "riduzione del giro d'affari per i negozianti attorno al -30% rispetto alla media nazionale del periodo".

Le regole per lo shopping sicuro

Per districarsi nella caccia all’affare, è bene tenere presente i consigli per non incappare in brutte soprese. Nelle regole per un buono shopping che diffonde ogni anno il Codacons, si ricorda ad esempio di conservare sempre lo scontrino: se l’articolo comprato risulta difettoso, il negoziante è obbligato a cambiarlo. Il negoziante poi, spiega l’associazione, non ha l’obbligo di far provare i capi. Ma il consiglio è quello di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. E’ bene, inoltre, diffidare di sconti superiori al 50%, potrebbero nascondere delle insidie. Tra le altre dritte da tenere presente, l’obbligo del commerciante di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. Inoltre la merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla ‘nuova’: per stare sicuri è sempre bene controllare che tra i capi in sconto non ce ne siano alcuni a prezzo pieno.