Cometa di Neanderthal: quando, dove e come vederla

Dopo 50mila anni torna il corpo celeste che solcò il cielo degli uomini preistorici: basterà un binocolo per ammirarla

Bologna, 11 gennaio 2023 – Dopo cinquantamila anni ecco di nuovo la cometa di Neanderthal. Nella seconda metà di gennaio il cielo boreale dà spettacolo grazie alla presenza di questo oggetto celeste grande qualche decina di chilometri. C72022 E3 ZTF è il nome in codice della cometa che è stata scoperta il 2 marzo dell’anno scorso dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci, quando si trovava a circa 640 milioni di chilometri dal Sole.

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Tuttavia la distanza di osservazione causò un errore di identificazione perché l’astro fu classificato come asteroide. In seguito, grazie a successive osservazioni si vide che l’oggetto celeste stava sviluppando una chioma e quindi si capì che si trattava di una cometa e non di un asteroide.

“Dalla analisi della traiettoria della cometa di Neanderthal in cielo - spiega l’astrofisico Romano Serra, co fondatore dell’Osservatorio astronomico di Persiceto - si è stabilito che il periodo rivoluzione attorno al Sole della cometa si aggira attorno ai 50mila anni; ciò vuol dire che questo oggetto fu osservato quasi certamente dall’uomo primitivo. E da allora, solo adesso tornerà ad arricchire il nostro cielo notturno”.

Cometa di Neanderthal: quando vederla

La cometa raggiungerà il perielio cioè la minima distanza dal Sole il 12 gennaio, mentre il 2 febbraio sarà alla minima distanza dalla Terra poco più di 40 milioni di chilometri. Quindi con un binocolo sarà possibile vedere l'impalpabile batuffolo di luce.

Come osservare la cometa

"Considerando che tutte le comete diventano più brillanti dopo il perielio - continua Serra - si può ipotizzare che dopo il 12 gennaio la cometa sarà molto più brillante. Mano mano che si avvicina al Sole, la nostra cometa, a causa degli effetti termici, produce dei fenomeni di sublimazione e vaporizzazione dalla superfice, generando così una coda di polvere e gas. La coda è sempre opposta al Sole quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, non ci indicherà la traiettoria dell’oggetto celeste. Si calcola che la luminosità dell’oggetto celeste sarà al limite della visibilità ad occhio nudo. Ciò vuol dire che sarà sicuramente osservabile con un binocolo o meglio con un piccolo cannocchiale. E sarà bellissima”.

Dove si trova in cielo

E l’esperto aggiunge: “Nel mese di gennaio l’astro transiterà in una area di cielo nei pressi della costellazione ‘Corona Boreale’ e dunque sarà visibile nella seconda parte della notte. Col passare dei giorni poi dall’inizio di febbraio la cometa sarà sempre più alta nel cielo boreale avvicinandosi anche alla stella polare e perciò sarà visibile tutta la notte, cioè sarà circumpolare”.