
Bologna, 20 settembre 2023 – Gli ultimi scampoli di sereno e l’aria insolitamente tiepida invogliano a trascorrere ancora qualche ora in spiaggia: se non è più tempo di fare il bagno, è pur sempre possibile concedersi una passeggiata, respirare a fondo e, perché no, meditare con lo sguardo rivolto all’orizzonte.
Sia la riviera romagnola che la costa marchigiana offrono un’ampia scelta di lidi da frequentare anche in autunno: qui ve ne consigliamo cinque, selezionati fra quelli più vicini ad altre attrattive, così da avere comodamente a disposizione gustose alternative in caso di maltempo o temporali improvvisi.
Rimini
Una scelta fin troppo facile: è dal secondo dopoguerra che Rimini figura tra le protagoniste di maggior spicco sullo scenario internazionale delle vacanze. Ma, come ha scritto qualche mese fa il noto magazine statunitense ‘Travelandleisure.com’, mensile di viaggi che conta oltre 9 milioni di visitatori mensili e circa 7 milioni di lettori nella versione stampata, la vera novità è che Rimini resta una destinazione turistica frizzante e all’avanguardia anche al di là della stagione estiva. Non più ‘solo’ leggendaria località balneare, munita di chilometri e chilometri di arenili ampi e sabbiosi, Rimini garantisce “un’offerta a 360 gradi - si legge sul magazine – capace di intrattenere ogni genere di turista”.
Basti pensare al Parco del Mare, il lungomare perfetto per praticare attività sportive all’aperto o, semplicemente, per camminare e pedalare lontano dal traffico automobilistico; ai tanti parchi di divertimento disseminati lungo la Riviera, pensati per intrattenere grandi e piccini; agli hotel con spa e piscine vista spiaggia; al centro storico, raggiungibile dal mare a piedi o in bicicletta e ricco di testimonianze storiche, culturali e artistiche da non perdere. Insomma, per dirla con ‘Travel and leisure’, in qualsiasi mese dell’anno “a Rimini è impossibile annoiarsi”.
Cesenatico
A metà strada fra Ravenna e Rimini, Cesenatico è rinomata soprattutto per il Porto canale, disegnato nel 1502 dal maestro Leonardo Da Vinci. Il 2 agosto 1849, proprio da questo porto Giuseppe Garibaldi salpò, assieme ad Anita e a duecento seguaci, a bordo di bragozzi da pesca, in direzione di Venezia assediata.
Nella parte più antica del Porto canale, il Museo della marineria racconta, grazie a numerose imbarcazioni storiche, l’identità marinara di Cesenatico. Poco lontano si possono ammirare gli ambienti di Casa Moretti, con gli oggetti di uso quotidiano e gli scritti originali del grande protagonista della letteratura del Novecento.
Se nel centro storico si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio, il lungomare è una destinazione amata da locali e visitatori, sia per la bella spiaggia sabbiosa, sia per i Giardini al Mare, una lunga fascia verde in cui è possibile prendere il sole e passeggiare in tranquillità.
Meta di culto per ciclisti e cicloturisti (qui è nato e cresciuto il ‘pirata’ Marco Pantani e da qui parte, ogni anno, la mitica Gran fondo ‘Nove colli’), Cesenatico offre, anche in autunno, un ricco calendario di eventi.
È d’obbligo una sosta mangereccia per degustare un piatto a base di pesce azzurro dell’Adriatico in uno dei tanti ristoranti tradizionali, affacciati sul Porto canale leonardesco. Dallo stellato alla piadineria, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Tra Ravenna e Ferrara: il parco del Delta del Po
A piedi, in barca, in bicicletta o a cavallo: in base alle diverse stagioni sono tanti i modi per vivere, in modalità rigorosamente ‘slow’, questo suggestivo ecosistema naturale, incastonato tra le bellezze di tre città d’arte come Ravenna, Ferrara e, appena più su, Venezia.
Le numerose specie di uccelli – oltre 300, che hanno eletto il territorio a loro area di sosta e riproduzione – hanno trasformato il territorio in una zona a forte richiamo per tutti gli appassionati di birdwatching, con itinerari specifici, aree attrezzate e siti di osservazione, oltre a un festival internazionale (Fiera del birdwatching, ogni due anni a Comacchio). Visitare il parco del Delta significa avere la possibilità di entrare in contatto diretto con la cultura, le tradizioni locali e la sorprendente biodiversità di una terra in cui, da secoli, l’acqua è la protagonista assoluta.
Boschi e pinete, flora e fauna ricchissime, valli d’acqua dolce e salmastra e i fiumi, tra cui il Po maestoso, che si gettano nell’Adriatico: sono solo alcune delle tessere che compongono lo straordinario mosaico di questo parco naturale, designato già nel 1999 Patrimonio mondiale dell’Umanità. Il comprensorio naturalistico si estende su una superficie di oltre 66.000 ettari, coprendo ben due regioni: un autentico labirinto di possibilità paesaggistiche, che include, da una parte, a nord del Po, il Parco regionale del Veneto; dall’altra, verso meridione, il Parco regionale dell’Emilia Romagna.
Il consiglio è di contattare i vari centri visita sparsi sul territorio (Alfonsine, Argenta, Cervia, Comacchio, Massenzatica, Mesola, Ostellato, Sant’Alberto e Savio) per ottenere tutte le informazioni utili a godersi un soggiorno da sogno, anche in autunno.
Tra colline e mare: il parco regionale del monte San Bartolo
Scendendo lungo la costa adriatica da nord verso sud, proprio sul confine tra Romagna e Marche, si erge un promontorio che si affaccia solitario sul mare. È il monte San Bartolo, oggi sede di un’oasi naturalistica protetta, la cui caratteristica principale è rappresentata dalle maestose falesie strapiombanti, vestite di colori diversi a seconda delle stagioni.
Ai piedi delle falesie corre una sottile spiaggia di ghiaie e ciottoli, formata dal franamento delle pareti sovrastanti e ricca di fossili, un tempo usati per la pavimentazione delle strade di Pesaro.
Attraverso un’affascinante strada panoramica, che può essere percorsa anche in bicicletta con un discreto livello di allenamento, si possono raggiungere gli antichi borghi di Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara (citato da Dante Alighieri nella sua Commedia), Santa Marina Alta e il raccolto porticciolo di Baia Vallugola.
Il tour autunnale può contemplare, tra l’altro, una visita al grazioso borgo marinaro di Gabicce Monte (meta prediletta per ammirare il tramonto a picco sul mare, in caso di cielo sereno); una sosta mattutina alla baia Vallugola – finché il meteo e le condizioni del mare lo consentono – un’altra a Fiorenzuola per ammirare il panorama sull’Adriatico e, infine, una capatina nella vicina Gradara, luogo dantesco per eccellenza e custode, secondo la tradizione, della tragica storia d’amore di Paolo e Francesca.
Chi ha più tempo a disposizione può spingersi (anche in bicicletta) fino al capoluogo di provincia, Pesaro: oltre alle innumerevoli bellezze da visitare, la città ha in serbo varie sorprese per i turisti ‘autunnali’.
Il sindaco Matteo Ricci, infatti, ha prorogato qualche giorno fa il termine della stagione balneare, consentendo alle spiagge del comprensorio di restare aperte fino al 1° ottobre prossimo.
La riviera del Conero
Chi ha detto che le spiagge del Conero sono una destinazione esclusivamente estiva? Anche in questa stagione, il Conero conserva il suo fascino irresistibile, oltre a essere un ottimo punto di partenza sia di piacevoli passeggiate nella natura incontaminata del parco naturale circostante, sia di svariati itinerari alla scoperta dei borghi e cittadine dell’entroterra. Il tratto di costa che dal porto della città di Ancona giunge sino a quello di Numana – chiamato Riviera del Conero, dall’omonimo promontorio a picco sul mare, ricco di insenature e piccole spiagge, rocciose o sassose - è protetto dal Parco regionale del Conero. Comprende, oltre alle località balneari di Ancona-Portonovo, Sirolo e Numana (tutte Bandiera Blu), luoghi di interesse naturalistico in cui praticare diversi sport all’aperto, musei e complessi religiosi. Un itinerario particolarmente interessante può cominciare visitando Ancona, capoluogo delle Marche.
Città fondata dai Siracusani, ha sempre legato la sua esistenza al porto, dominato dalla cattedrale di San Ciriaco. Dal Passetto si scorge l'incantevole paesaggio del monte Conero; la perla del litorale è la baia di Portonovo, la cui spiaggia lambisce un mare dal colore intenso.
Dopo una sosta sul monte Conero, si incontra dapprima Sirolo, graziosa stazione balneare a picco sul mare e, subito dopo, Numana, dov’è possibile visitare il porticciolo turistico e Marcelli, moderna zona balneare.
Lasciata la costa, si prosegue poi per Camerano, ricca di interessanti scorci storici come le grotte, una vasta rete di spazi che si sviluppa sotto il paese. Sulla sommità della vicina collina si erge Loreto, con il più grande santuario mariano d'Italia. Proseguendo si incontra Castelfidardo, capitale della fisarmonica, strumento a cui è dedicato un interessante museo.
Poco dopo si giunge nel borgo di Osimo, che vanta le tredici statue romane di epoca imperiale, conservate nel Palazzo Comunale. Nei dintorni valgono uno stop anche Polverigi e Offagna, con la sua imponente rocca, sede del museo delle armi antiche.