Ascoli Piceno, 22 settembre 2011 - Non è di Melania Rea il sangue rinvenuto all’interno della siringa trovata conficcata sul seno sinistro della donna. Questo quanto trapela tra i risultati dei Ris di Roma incaricati di analizzare gli oltre 300 elementi repertati sulla scena del delitto a Ripe di Civitella, i cui risultati saranno consegnati ai magistrati teramani che indagano sull’omicidio, Davide Rosati e Greta Aloisi. In base ai risultati, il Dna delle tracce ematiche rinvenuto all’interno della siringa sarebbe sì di una donna, ma non di Melania.
Il dato rafforza la pista che la siringa sia stata raccolta in un qualche luogo e poi successivamente conficcata sul corpo di Melania per depistare le prime indagini degli inquirenti da parte dell’assassino o di un suo possibile complice.


All’esterno della siringa furono rinvenuti due diversi Dna appartenenti a una donna e a un uomo, ma le prime indagini esclusero subito che questi potessero appartenere a Melania o a Salvatore Parolisi. A fianco al cadavere della donna furono rinvenuti anche un laccio emostatico di vecchio tipo, due cappucci copriago di siringa e uno stantuffo di siringa tipo insulina.