Bologna, 7 maggio 2012- Il co-titolare di un negozio di articoli casalinghi, un bolognese di 48 anni, è stato trovato impiccato nel retrobottega del suo locale in via Duse. Il corpo senza vita è stato ritrovato dalla madre che ha chiamato la Polizia. Sul luogo è intervenuto anche il 118, ma per il commerciante non c'era più nulla da fare.

Secondo quanto emerge dalle prime verifiche degli investigatori, l'uomo aveva pendenze con Equitalia per circa 20.000 euro. L’uomo ha lasciato un biglietto di scuse ai famigliari.L'ammontare del debito era stato reso noto dallo stesso commerciante durate una lite condominiale scoppiata proprio questa mattina e per la quale era stato richiesto l'intervento di una volante della polizia. In quell'occasione, il negoziante si era giustificato per il mancato versamento delle quote condominiali lamentandosi per aver ricevuto una cartella da Equitalia di 20mila euro. Una somma confermata anche da alcuni amici e conoscenti sentiti in queste ore dalla polizia per far luce sul grave episodio. Da quanto emerge l'uomo aveva una personalità fragile. E sono ancora da chiarire compiutamente i motivi del suo gesto.

Si tratta della seconda vittima a Bologna, nel giro di poche settimane, di un imprenditore che decide di farla finita per i troppi debiti o problemi col fisco. Il 28 marzo scorso Giuseppe Campaniello si diede fuoco davanti alla commissione tributaria e morì dopo nove giorni di agonia.