Addetti sosta Bologna: da oggi in sciopero per 4 giorni

I dipendenti Bomob protestano fino a sabato compreso contro il mancato pagamento delle quote di salario legate agli accordi di secondo livello sui premi

Una protesta degli addetti alla sosta, foto generica

Una protesta degli addetti alla sosta, foto generica

Bologna, 1 marzo 2023 - Gli addetti alla sosta incrociano le braccia. Quattro giorni di sciopero, di 24 ore ciascuno, per i dipendenti di Bomob, la società che ha in gestione il piano sosta e il rilascio dei contrassegni a Bologna: protestano oggi, domani, venerdì e sabato. Il motivo? Il mancato pagamento delle quote di salario legate agli accordi di secondo livello sui premi.

I motivi della protesta

"Una grave violazione dei contratti e un danno economico diretto", dicono le sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Ugl, Usb. Con Bomob, con cui da tempo c'erano tensioni sindacali, la rottura è recente: lunedì, i delegati aziendali e i sindacati hanno appreso che la società "ha omesso il pagamento di tutte le spettanze previste dagli accordi di secondo livello oltre ad aver adottato in modo unilaterale un'organizzazione che mette in discussione la sicurezza dei lavoratori". Di qui le quattro giornate di stop che scattano oggi all'indomani del fermo dei taxi sotto le Due torri. Nel mirino, la mancata erogazione del saldo del premio di risultato da pagare con la busta paga di febbraio e il quello del 'premio D' che doveva essere incassato con lo stipendio di ottobre scorso, secondo gli accordi.

Sicurezza, la lettera dei sindacati

Sul tema sicurezza, invece, una lettera dei rappresentanti dei lavoratori che segnalava "criticità" ha incontrato il "fermo diniego" dell'azienda. E' tutto scritto nella lettera che i sindacati (Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa, Ugl autoferrotranvieri e Usb lavoro privato) hanno inviato ieri sera ai vertici di Bomob, ma anche all'Agenzia per la mobilità di Bologna (Srm), al prefetto e al Comune di Bologna annunciando le quattro giornate di sciopero. Nella lettera dei sindacati a Bomob, Srm, Comune e Prefettura, si "sottolinea che Bomob si è aggiudicata la gara per la gestione della sosta nel Comune di Bologna e dei contrassgni sotto il vincolo della clausola sociale del 23 dicembre 2019 che poneva all'affidatario il vincolo del rispetto dei contratti di primo e secondo livello applicati ai lavoratori della sosta. Il mancato pagamento unilateriale dei saldi dei premi con la conseguente contrazione della retribuzione dei singoli lavoratori rappresenta una grave violazione dei contratti oggi vincenti e un danno economico diretto".

La posizione del Comune di Bologna

Da parte sua, l’assessora alla nuova mobilità Valentina Orioli dichiara: "Come Comune, insieme ad Srm, presidiamo sin dall’inizio la relazione tra lavoratori e Bomob. Una relazione che, come noto, presenta diverse criticità, in particolare sul tema delle clausole sociali. Questione che è stata più volte affrontata sia in sede di Commissione consiliare, sia cercando di mediare nei rapporti tra azienda e lavoratori. Lo sciopero proclamato in queste ore dai dipendenti di Bomob rappresenta un salto di qualità di queste tensioni, per questo convocheremo nuovamente le parti nelle prossime ore, per riprendere il confronto, sapendo che il contratto prevede il ricorso all’Ispettorato del Lavoro, al quale viene demandata la questione, in caso di mancato rispetto delle clausole sociali.

Per quanto riguarda la relazione con Bomob occorre precisare che è più ampia e interessa molti aspetti e non soltanto la gestione dei parcheggi. Sono stati intrapresi progetti significativi, come l’estensione del piano sosta, la sostituzione dei parcometri e importanti interventi infrastrutturali tra i quali la ristrutturazione del parcheggio di Santa Viola, oltre che il supporto alla ciclabilità, con la fornitura e posa di rastrelliere, l’avvio del servizio di allestimento e gestione delle ciclostazioni, la marchiatura delle biciclette, la manutenzione segnalamento e l’installazione delle telecamere per il monitoraggio dei flussi bici.

Anche alla luce di questi elementi le richieste che arrivano oggi da una parte dell’opposizione, di risolvere il contratto, appaiono puramente strumentali e prive di alcun fondamento tecnico, che non le renderebbe in concreto perseguibili. Cosa che non dovrebbe sfuggire a chi prende parte ai lavori delle commissioni consiliari.

L’obiettivo per l’amministrazione comunale resta quello di garantire servizi di qualità per i cittadini, tutelando i diritti dei lavoratori. Lavoriamo in questa direzione".