Aggressioni sui treni in Emilia Romagna, il prefetto di Bologna: controlli a campione

Dopo gli episodi di violenza, ai danni anche del personale ferroviario, si punta a un piano sicurezza all'ingresso delle stazioni

Bologna, 13 settembre 2022 - È stata un’ondata di violenza a travolgere la sicurezza nelle stazioni ferroviarie durante il corso degli ultimi mesi, dove le aggressioni nei confronti del personale viaggiante e di terra hanno registrato un aumento esponenziale. E per cui, ora, urgono strategie tempestive capaci di mettere in sicurezza i lavoratori del comparto. A confermarlo questa mattina è stato il prefetto Attilio Visconti, a seguito di un incontro – fortemente richiesto dal Siulp, Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia – che ha riunito le istituzioni, dai delegati dell’assessore regionale al trasporto e del sindaco di Bologna, fino alle sigle sindacali del settore.

Una gente della Polfer in stazione (Archivio)
Una gente della Polfer in stazione (Archivio)

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“Abbiamo analizzato il tema in tutti i suoi aspetti. E dopo un ampio dibattito, ho commissionato a Rfi uno studio di fattibilità per un controllo a campione, all’ingresso delle gallerie d’accesso, nei confronti dei soggetti ritenuti potenziali disturbatori della quiete pubblica sui treni. Un sistema di prefiltraggio, dunque, sul modello di ciò che accade negli aeroporti – precisa Visconti – che in questo caso saranno effettuati dai controllori di Rfi e dalle forze di polizia, in una prima fase affiancati e poi, se la sperimentazione dovesse funzionare, soltanto dagli operatori, mentre la polizia graviterà nei pressi per eventuali interventi. A seconda del controllo, sarà richiesto il biglietto o la carta d’identità”.

Il piano sarà consegnato ed esaminato il prossimo giovedì, “ma l’effettuazione reale e concreta dovrà essere condivisa con il sindaco. Poi, dovrà essere approvato anche con le forze di polizia in seno al comitato di ordine e sicurezza pubblica, al fine di ottenere una strategia coordinata”. Nessun tornello, dunque, perché “a differenza delle grandi città come Napoli e Roma, a Bologna questo sistema causerebbe delle difficoltà a diversi cittadini. Questo perché le gallerie sotterranee che attraversano la nostra stazione collegano il quartiere Bolognina con il centro e ciò causerebbe una forte penalizzazione nei loro confronti, in quanto avrebbero a disposizione soltanto un cavalcavia e un altro accesso”. E sulle tempistiche? “Si slitterà a dopo le elezioni, quindi verso i primi di ottobre – conclude il prefetto – qualora in comitato si deciderà di approvare il piano e il modello si mostrerà valido, potremo pensare di coinvolgere anche altre stazioni del circondario ed eventualmente renderlo più automatizzato, compatibilmente con i problemi strutturali e logistici”.

Nei giorni scorsi anche il Sap (Sindacato autonomo di polizia), aveva segnalato come "quasi quotidianamente giungano notizie di cronaca che riguardano episodi di violenza ai danni di lavoratori del settore ferroviario lasciando dietro di sé un senso di insicurezza che riguarda l’intera cittadinanza". Il sindacato aveva sottolineato inoltre come vi fosse il bisogno "di un confronto franco e risolutivo circa questa preoccupante escalation ed anche di attuare soluzioni, come quella dei tornelli ai binari, che diano un freno immediato e che costituiscano le basi per un processo che porti a garantire maggiore sicurezza ad un intero settore ma, anche e soprattutto, alle migliaia di cittadini che a questo si rivolgono". 

La soddisfazione dei sindacati

Il Siulp (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia) si dice "soddisfatto per la celerità ed il metodo dell'incontro odierno in Prefettura. Così come le altre OOSS abbiamo evidenziato l'urgenza di intraprendere un percorso di concretezza e fattibilità in modo da garantire maggiore serenità al personale in servizio sui treni così come maggiore sicurezza ai cittadini. Non possono essere accettati alibi sulla mancanza di fondi per gli interventi necessari, poiché la sicurezza non può e non deve essere considerato un costo ma un investimento".