Bologna, 7 giugno 2023 – Dopo la Cabina di regia regionale per la messa in sicurezza idraulica dei territori colpiti di ieri a Ravenna, oggi c’è stato l’incontro a Roma tra i sindaci e i governatori delle aree colpite dall'alluvione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana e il Governo.
Tavolo permanente
Presente anche la premier Giorgia Meloni che aprendo l’incontro ha detto: “Questo è un tavolo operativo che serve per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni, per discutere su cosa fare e su come agire al meglio”. Un tavolo che sarà “permanente” e che “in attesa della definizione della struttura commissariale, sarà coordinato all'interno del governo dal ministro Musumeci”. La richiesta da parte dei sindaci è quella della nomina con urgenza di un commissario per la ricostruzione.
"Ancora oggi – ha poi detto – continuiamo a scoprire nuove conseguenze, nuovi eventi, è una specie di domino quello che sta accadendo sul territorio che rende tutto molto complesso, piove di nuovo e abbiamo nuovi smottamenti, nuove frane”. “Insomma ci confrontiamo tutti con una cosa abbastanza nuova e complessa, per questo per noi è fondamentale il contatto con il territorio, la quotidianità nel contatto che deve essere per forza di cose costante”.
Indennizzi al 100%
"Più si sarà capaci di distinguere quello che è il frutto dell'evento alluvionale dai problemi che erano preesistenti, più si avranno risorse per avvicinarsi a indennizzi che siano il più possibile alti con obiettivo 100%. Però siccome le risorse, e lo sappiamo tutti, non sono infinite, anzi, tutti siamo chiamati a un lavoro di grande accuratezza e responsabilità", ha detto Giorgia Meloni, durante l'incontro.
Dunque obiettivo 100% indennizzi per chi ha subito i danni delle alluvioni e del maltempo. Ma anche il 'recupero' e l'inserimento nelle mappe dei Comuni rimasti fuori dal primo elenco dei territori da soccorrere. Sono questi gli elementi che filtrano dal tavolo a Roma. E in ottica di ricostruzione si prevedono, a quanto si apprende, procedure burocratiche velocizzate per indennizzi strade ed argini.
Le reazioni
Preoccupazione mista a ottimismo: le reazioni dopo l’incontro con il governo sono state diverse.
"Il presidente del Consiglio ha accolto la nostra richiesta di insediare un tavolo permanente per la ricostruzione, con il pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni, Governo, Regioni, Province e Comuni. Ora però occorre entrare nel concreto delle azioni da mettere in campo: dobbiamo assicurare il pieno risarcimento a tutti i cittadini e alle imprese colpite e ricostruire il territorio con interventi di somma urgenza e investimenti per assicurare maggior sicurezza idraulica. Per questo serve subito il commissario per la ricostruzione con poteri e risorse straordinari che permetta di realizzare tempestivamente gli investimenti, o rischiamo di non dare risposte ai cittadini e alle imprese”. Questo è quanto hanno dichiarato il Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, e il Presidente della Provincia di Forlì Cesena, Enzo Lattuca, intervenendo al tavolo per l'emergenza alluvione. I due sindaci hanno illustrato alla Presidente Meloni e ai Ministri presenti, un documento siglato da tutti i Presidenti di Provincia e dal Sindaco Metropolitano dell'Emilia Romagna colpiti dall'alluvione. “La Presidente Meloni – hanno detto de Pascale e Lattuca al termine dell'incontro – ha risposto al nostro appello e ha utilizzato l'espressione 'obiettivo cento per cento’ per quel che concerne gli indennizzi, chiedendo giustamente una puntuale ricognizione dei danni. Noi, anche se ancora in assenza dell'ammontare delle risorse a disposizione e della tempistica, facciamo pieno affidamento politico sul fatto di poter raggiungere insieme questo risultato. Non abbiamo invece avuto risposte rispetto al tema della governance della struttura commissariale. Noi abbiamo ribadito la proposta di utilizzare il 'modello’ Emilia 2012, con un sistema che faccia perno sulle Regioni e poi a cascata su Province e Comuni. Ormai tutte le proposte sono sul tavolo e il Governo ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di decidere chi individuare, ma è prioritario che, qualunque sia la scelta, questa sia compiuta il prima possibile”.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, al termine dell’incontro ha espresso preoccupazione. Intervistato da Aldo Balzanelli e Giampiero Moscato su Cantiere Bologna – come riporta l’Ansa –, ha sottolineato la necessità di tempi celeri. “Non possiamo più aspettare”, ha detto. “Si comincia ad intravvedere un certo ritardo nella capacità di intervento. Tanto è stato capace lo Stato, e di questo ringraziamo il Governo, di intervenire nell'emergenza tanto adesso si fa fatica un po’ a capire quali siano i punti di riferimento”.
Dopo l’incontro, si è espresso anche Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy: "L'annuncio da parte della presidente Meloni dell'apertura di un tavolo permanente per i territori alluvionati è la dimostrazione dell'impegno del governo e della sua determinazione a lavorare insieme agli enti locali".
La risposta sulle Marche
Per quanto riguarda il territorio marchigiano, invece: “Dal governo sono arrivate aperture al problema infrastrutturale post alluvione della provincia di Pesaro e Urbino”, ha detto il presidente della provincia Giuseppe Paolini, al termine del vertice a Palazzo Chigi. “Ho detto che la provincia di Pesaro e Urbino è stata colpita duramente due volte. La prima con l'alluvione dello scorso settembre con Cantiano, Cagli, Serra Sant'Abbondio, Pergola e Frontone. Poi l'alluvione dello scorso maggio, estesa su tutto il territorio provinciale con danni diffusi. Non ci sono confini di tipo orografico a dividerci con la Romagna”. Il presidente Paolini valuta positivamente “l'istituzione del tavolo permanente dedicato all'emergenza alluvione, in modo da aggiornare periodicamente le stime dei danni, la programmazione e lo stato dei lavori”.
"Si è affrontato anche il tema dell'estensione dello stato di emergenza ad altri Comuni con il presidente Acquaroli – ha riferito Paolini –, altra questione su cui il governo si è detto disponibile ad ulteriori valutazioni e approfondimenti. Noi andremo avanti su questa linea, chiedendo di ampliare l'emergenza al maggior numero di Comuni come già indicato alla Regione”, ha concluso.
Chi ha partecipato
Per il governo c'erano la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, la ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, la ministra del Lavoro Marina Calderone, il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. A rappresentare i territori i governatori della Toscana Eugenio Giani e dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini e delle Marche Francesco Acquaroli, il presidente dell'Upi e sindaco di Ravenna Michele De Pascale, il sindaco e presidente della provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad, di Cesena Enzo Lattuca, il presidente della provincia di Pesaro/Urbino Giuseppe Paolini, di Modena Fabio Braglia, di Reggio Emilia Giorgio Zanni e i sindaci di Bologna Matteo Lepore, di Forlì Gian Luca Zattini e di Firenze Dario Nardella.
Urgenza per la nomina del commissario
La scelta del commissario spetta al Governo, come hanno ricordato i sindaci. Ma la richiesta è stata quella che venga nominato in fretta.
Il sindaco di Ravenna De Pascale ieri ha detto: “Per me deve essere il presidente della Regione Bonaccini, e lo ribadirò anche nell’incontro con il Governo. In ogni caso, la nomina è urgente. Come sarà ufficializzata, anche se non condivideremo la scelta, ci metteremo a lavorare fianco a fianco per passare in fretta dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione”.
Della stessa idea anche il sindaco di Bologna Lepore: “Molto urgente che venga presa una decisione sul Commissario perché il primo decreto ha dato risposte soltanto parziali mentre attendiamo un secondo decreto che appunto definisca la struttura commissariale. Noi abbiamo già l'esperienza del terremoto in Emilia, sappiamo come si può gestire una situazione grave come questa, pensiamo come sindaci del territorio che Bonaccini sia la persona più adatta".
"Chiediamo una governance attraverso una struttura commissariale da istituire il prima possibile per iniziare i lavori di ripristino in ottica che guarda già al futuro alla prevenzione”, aggiunge il sindaco di Cesena Enzo Lattuca.
In pianura, nei paesi "continuano le operazioni di ripristino, per questo stiamo anche chiedendo il mantenimento delle colonne mobili della protezione civile”. Ma la situazione “davvero drammatica” è “sul versante collinare dove ci sono ancora migliaia di case isolate”.
Bonaccini: "Ricostruiremo anche questa volta”
"Abbiamo bisogno di mettere insieme emergenza e alluvione, entro l'autunno abbiamo bisogno di ripristinare gli argini", ha ricordato anche il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, dopo l’incontro di oggi. Per quanto riguarda la reale consistenza del pacchetto da 2,2 miliardi contenuto nel decreto del Governo, i "nostri dirigenti stano lavorando per comprendere esattamente la capienza di risorse, sono comunque parecchie rispose ma non sono sufficienti: solo per le strade il danno sarà superiore al miliardo di danni". In ogni caso, promette Bonaccini: "ricostruiremo anche questa volta”.
Per quanto riguarda il nome del commissario "decidano chi vogliono, ma tanto più si conosce un territorio più si è capaci di collaborare", ha anche detto.