Andrea Papi sbranato vivo dall’orso, diretta: “Verrà abbattuto”. Ecco i risultati dell’autopsia

Rabbia e dolore per il ritrovamento del corpo del giovane laureato Unife: l’esame conferma che è stato ucciso da un plantigrado in Trentino durante un’escursione. La mamma: tragedia annunciata

Andrea Papi è stato trovato morto in Val di Sole (Trentino)

Andrea Papi è stato trovato morto in Val di Sole (Trentino)

Bologna, 7 aprile 2023 – I risultati dell’autopsia sul corpo di Andrea Papi confermano l’orrore: il giovane runner è morto a causa dell’aggressione di un orso.  Pare infatti che il giovane fosse vivo, al momento dell’aggressione. Sin dal ritrovamento del cadavere, dopo aver visto le ferite presenti sul corpo, era subito emerso che si trattava di lesioni procurate da un animale selvatico di grandi dimensioni. La conferma è giunta con l'effettuazione dell'esame autoptico, cui è seguita un’ordinanza urgente di abbattimento dell’orso da parte del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che ha anche ha annunciato che chiederà a Ispra di procedere alla soppressione di tre orsi ritenuti problematici (Mj5, Jj4 e M62).

Si tratta della prima uccisione di una persona da parte di un plantigrado avvenuta sull'arco alpino da oltre un secolo a questa parte. L'ipotesi avanzata dagli investigatori è stata confermata dai tre periti - un medico legale, un veterinario ed un'esperta di dna animale - che hanno eseguito gli esami autoptici.

Il runner di 26 anni, che si era laureato all’Università di Ferrara in Scienze motorie, è stato trovato morto di notte nel bosco, poco distante dal paese di Caldes, in Val di Sole (Trentino). Il suo corpo era dilaniato.

AGGIORNAMENTO: La famiglia vuole denunciare Provincia e Stato

Le analisi del Dna

Le analisi genetiche sui campioni di pelo raccolti sul corpo del giovane sono stati affidati ai tecnici della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige. Una volta ottenuti i risultati, verranno confrontati con quelli inseriti nei database del Corpo forestale per individuare l'orso che ha aggredito Papi. Il personale forestale è stato inoltre incaricato di presidiare l'area dell'incidente, informando chi si avventura lungo i percorsi forestali e i sentieri del monte Peller, e di procedere alla ricerca dell'orso che ha ucciso Papi.

La ricostruzione dei fatti

Gli investigatori hanno appurato che il ragazzo è uscito di casa, a Caldes, alle 16 di mercoledì 5 aprile, dirigendosi verso il monte Peller, popolato da una ventina di orsi. Intorno alle 17 è arrivato a malga Grum, a 1.525 metri di altitudine, dove ha girato un breve filmato per poi pubblicarlo sul profilo Instagram. Nella discesa, forse intorno alle 18, è avvenuta l'aggressione. Il giovane è stato probabilmente scagliato nella scarpata a margine della strada. Le prime tracce di sangue partono dalle sterpaglie sotto il ciglio del tracciato forestale, prima di un tornante che il giovane potrebbe aver tagliato nel tentativo di sfuggire all'orso. Poco più sotto è stato trovato anche un bastone con la punta insanguinata, con cui il 26enne avrebbe provato a difendersi, ferendo l'orso. Il corpo, tuttavia, è stato trovato ancora più in basso, nel bosco, martoriato da graffi e ferite. Alle 20.30 i familiari hanno lanciato l'allarme per il mancato rientro a casa e poco più tardi una sessantina di vigili del fuoco volontari e del corpo permanente, più altri 50 operatori del Soccorso alpino con i cani molecolari si sono messi sulle tracce di Papi, ritrovato poco prima delle 3 di notte.

Il dolore della madre

Il quotidiano L’Adige riporta le parole sconcertate, ma anche risentite della madre del ragazzo: “Hanno voluto un morto? Adesso ce l’abbiamo”, ha detto Franca Ghirardini. Rabbia e dolore anche da parte del paese (400 persone in tutto): “Qui attorno ci sono undici orsi e tre lupi”. Tutti, insomma, temevano che prima o poi una tragedia del genere si sarebbe verificata.

"Quando è partito per la montagna, l’ho salutato e gli ho detto ‘Ti voglio bene, ci vediamo a cena’”, riporta invece il Corriere dell’Alto Adige. “Era un ragazzo d’oro, quando aveva tempo andava a camminare con i suoi bastoncini”.

Il quotidiano racconta le fasi di soccorso dopo che la mamma e la fidanzata di Andrea, Alessia Gregori, hanno dato l’allarme visto che il giovane che doveva tornare per cena non si faceva vedere. Il corpo è stato trovato alle 3 del mattino, dopo che i cani molecolari hanno fiutato la traccia dopo ore di ricerca. In campo c’erano centinaia di uomini (tra vigili del fuoco, soccorso alpino, Croce rossa e così via). Prima il ritrovamento di una borraccia con gocce di sangue, poi il bastone e lo zainetto più a valle. 

Le ultime notizie in diretta

15:30Attesa oggi l’autopsiaAvrà luogo con ogni probabilità oggi l'autopsia sul corpo di Andrea Papi, il runner di 26 anni trovato morto nei boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes.
15:50Più probabile si tratti di un orsoCon il trascorrere delle ore sembra essere sempre più probabile che l'uomo sia stato aggredito e ucciso da un orso. Prima i forestali intervenuti e poi i sanitari hanno notato che sul corpo di Andrea Papi sono presenti profonde ferite, graffi sulla schiena, sul volto e una grave ferita sul ventre. Si tratterebbe di lesioni provocate da un orso.
16:00Si analizza il dna sul bastone insanguinatoLa Procura del capoluogo trentino ha nominato tre periti (un medico legale, un esperto di dna animale e un veterinario) e ogni oggetto trovato sarà analizzato, compreso un bastone insanguinato.
16:15Gli ambientalisti Aidaa: “Aspettiamo autopsia”"Solo gli esiti dell'autopsia chiariranno le vere cause della morte del runner Andrea Papi. Il corpo dell'uomo presentava ferite compatibili con quelle inferte da un animale selvatico forse un orso, ma nessuno ha ancora affermato almeno fino ad oggi che queste siano le cause della morte. Purtroppo sulla vicenda si è già messa in moto la macchina massmediatica che sta già indicando nell'orso il responsabile di questa tragedia. Invitiamo alla prudenza", hanno scritto questa mattina gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente Aidaa.
16:25Wwf: “Sarebbe il primo attacco mortale di un orso”l Wwf Italia, esprimendo la sua vicinanza alla famiglia della vittima il runner deceduto, Andrea Papi, sottolinea come “davanti a questo tragico episodio occorra valutare numerosi aspetti, in primis accertare se la causa del decesso sia da attribuire all'attacco di un orso o se le lesioni rinvenute sul corpo siano successive al decesso del ragazzo. Per questo è necessario attendere gli esami autoptici di cui probabilmente tra oggi e domani verranno resi pubblici i risultati. In Trentino la popolazione di orso conta oggi circa 100 esemplari. In un'area turistica e dall'antropizzazione diffusa, in questi ultimi 20 anni gli episodi di interazione aggressiva di orsi a persone sono stati 7, nessuno dei quali ha portato a conseguenze letali per le persone. Questo tragico episodio rappresenterebbe, nel caso le cause del decesso ipotizzate fossero confermate dagli esami autoptici, il primo caso di attacco mortale di un orso in Italia”.
16:40Wwf Italia: “Se un orso diventa pericoloso, il ricorso alla rimozione deve comunque essere l’ultima soluzione”"La conservazione della popolazione alpina di orso passa infatti anche da una corretta gestione di episodi di questo tipo. Se un individuo mostra conclamati comportamenti pericolosi per l'incolumità umana, arrivando ad aggredire mortalmente una persona, la rimozione di questo individuo diminuisce i rischi di nuovi episodi simili e migliora l'accettazione sociale della popolazione verso la specie - prosegue il Wwf - Il ricorso alla rimozione deve, ed è sempre bene ribadirlo, essere in ogni caso l'ultima soluzione, quando la pericolosità dell'animale è conclamata e non esistono altre possibili soluzioni. Sono decisamente fuori luogo e di cattivo gusto le uscite pubbliche di alcuni politici e alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, che 'cavalcano' l'onda emotiva per sottolineare la pericolosità legata alla presenza degli orsi (e dei grandi carnivori in generale) sul territorio alpino. È importante ribadire, anche dopo questo evento, che normalmente l'orso teme l'uomo e se ne mantiene a distanza, cercando di evitare gli incontri ravvicinati".
16:50Urzì (FdI): “Arginiamo estremisti dell’ambientalismo”"Adesso non si dica che il giovane atleta Andrea Papi, che tutti i segni sul suo corpo farebbero presupporre sia stato sbranato dall'orso in Val di Sole, se l'è anche cercata difendendosi con un bastone quando gli esperti, ricordano i Solone dell'ambientalismo ideologico, dicono che di fronte a un orso bisognerebbe rimanere fermi. Sarebbe una ulteriore violenza insopportabile per un ragazzo che, come dice compostamente la mamma, è il morto che qualcuno forse voleva per cominciare a porsi delle domande sulla convivenza impossibile di grandi predatori, immessi artificialmente nel territorio e uomo", ha detto Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Affari Costituzionali della Camera.
17:00Il ricordo e il cordoglio della fidanzata e degli amiciSul suo profilo Instagram, la fidanzata di Andrea, Alessia Gregori, ha condiviso foto sue e degli amici in ricordo del ragazzo, con cui è stata fidanzata 5 anni anni. Erano pronti per andare a vivere insieme: la morte improvvisa ha distrutto tutti i loro sogni.  
17:10La fidanzata di Andrea: “La nostra Croce della Pace si illuminerà comunque ogni mattina”“La nostra Croce della Pace si illuminerà comunque ogni mattina. La guardo e ti penso, e quante volte l’abbiamo ammirata insieme”. Queste le parole dedicate ad Andrea di Alessia Gregori in una sua storia su Instagram.
17:52Il giovane era vivo al momento dell’aggressione I primi rilievi a seguito di operazioni peritali eseguiti presso la sala autoptica confermano che la vittima era viva al momento dell'aggressione da parte di un orso.
18:10Nulla osta alla sepolturaI rilievi sul corpo di Papi, eseguiti dai consulenti indicati dalla Procura di Trento, sono terminati ed è già stato dato il nulla osta alla sepoltura. Rimane da individuare l'esemplare responsabile dell'aggressione, per cui sono stati disposti gli esami sui campioni di dna prelevato.
18:18L’esito dell’autopsia: aggredito da un orsoAndrea Papi è stato aggredito da un orso. Prima di incontrare il plantigrado, il runner trentino era vivo: è quanto emerge, secondo quanto si apprende, dall'autopsia effettuata sul corpo del runner.
19:03Coldiretti: “Gli allevatori hanno paura”

Gianluca Barbacovi presidente della Coldiretti Trentino Alto Adige, commenta: "Chi vive nelle montagne ha sempre più paura: serve subito un piano di controllo affinchè fatti gravi come questo non capitino mai più”.

E continua: “Negli ultimi anni si è registrato un incremento della presenza dell'orso con circa 100 esemplari. Il caso del runner rappresenta la punta dell'iceberg di una situazione fuori controllo dove la resistenza di chi lavora e vive sul territorio è ormai al limite considerato che in Trentino in circolazione ci sono anche 26 branchi di lupi o ibridi (erano 17 nel 2020) con intrusioni nelle aziende e allevamenti. Sul territorio trentino il proliferare dei grandi predatori rappresenta un grave rischio per l'incolumità delle persone ma anche per le attività economiche, dall'agricoltura al turismo".

19:40L’ordinanza per l’abbattimento dell’orso"La Giunta provinciale di Trento ha comunicato al Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica di un provvedimento contingibile e urgente per la rimozione di un orso pericoloso per incolumità e sicurezza pubblica", ha reso noto, in conferenza stampa, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. "Il dispositivo - ha aggiunto Fugatti - prevede che il Corpo forestale dia seguito all'ordinanza, proseguendo il monitoraggio dell'area e procedendo nel più breve tempo possibile all'identificazione genetica dell'esemplare responsabile dell'aggressione e di procedere nell'abbattimento. Eventuali esemplari catturati nelle operazioni potranno essere custoditi in cattività in attesa della conferma genetica".