Apertura spiagge, le Marche prendono l’estate in contropiede: "Il primo maggio riapriamo"

L’annuncio dell’assessore Aguzzi: la curva epidemiologica migliora e i dati sono da zona gialla, oggi la delibera della giunta. "Un messaggio psicologico importante per i cittadini. Problemi di norme? Non credo e comunque siamo pronti a risolverli"

Un’immagine dei turisti sulle spiagge marchigiane la scorsa estate

Un’immagine dei turisti sulle spiagge marchigiane la scorsa estate

Ancona, 12 aprile 2021 - La giunta regionale delle Marche ha deciso di approvare una delibera per effettuare dal primo maggio l’apertura ufficiale delle spiagge: l’atto sarà approvato nella riunione odierna di giunta. "Valutando l’assetto epidemiologico – dice l’assessore Stefano Aguzzi, che ha la delega sulla difesa del suolo e della costa – crediamo che si possa fare questo annuncio. I dati sono da zona gialla da almeno una settimana e la curva epidemiologica sembra decisamente orientata verso un miglioramento ulteriore. D’altra parte prima di aprire totalmente le spiagge valuteremo ancora una volta gli ultimi dati sulla pandemia".

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Siete dunque convinti che si possa fare una mossa del genere per il primo maggio già annunciandola una ventina di giorni prima? "Gli esperti dei dati della pandemia ci dicono di sì e noi ci crediamo. Oltre all’annuncio diciamo anche – prosegue l’assessore – che dev’esserci un mantenimento del trend di miglioramento. Sì, siamo anche fiduciosi su questo".

Diciamo anche che al momento le spiagge non sono certo pronte. "Diciamo intanto che in venti giorni i bagnini possono sistemare tante cose e preparare le loro spiagge. Se va avanti così la curva epidemiologica i concessionari di spiaggia delle Marche saranno tutti o quasi pronti. L’importante è partire bene, presto e in fretta".

C’è un messaggio più generale? "Direi di si. Dopo mesi passati a discutere su cosa chiudere e per quanto, cominciare a discutere di riaprire è già un segnale positivo. Anche dal punto di vista psicologico. Lo abbiamo già registrato con l’annuncio della zona arancione e farlo anche sull’apertura delle spiagge sarebbe oltremodo significativo".

Se poi venisse anche il bel tempo... "Speriamo, in realtà in questi giorni le previsioni dicono il contrario, almeno nei prossimi 3-4 giorni. Ma l’importante è essere pronti all’apertura del primo maggio. Noi ci crediamo e facciamo il tifo anche per il bel temp o. Lo sa cosa le dico?" .

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Dica pure. "Dobbiamo fare tutti il tifo affinché si possa al più presto, con i dati ancora migliorati, passare dalla colorazione arancione a quella gialla. Perché vorrebbe dire poter aprire anche i bar e i ristoranti, che comunque con la riapertura delle spiagge avranno una spinta anche solo dal lato dell’asporto. E poi quale che sia il giorno dobbiamo rilanciare i soggetti economici che hanno sofferto di più".

Non avrete un problema di norme? "Non penso, i dpcm dell’anno scorso credo che siano ancora validi. Ma in queste settimane verificheremo se c’è la necessità di adattare o modificare qualche norma dell’anno passato. Insomma dal punto di vista normativo non credo che ci saranno problemi irrisolvibili nei tempi che abbiamo".

Insomma l’annuncio è un modo per dare una spinta psicologica all’intera regione. "Certamente, puntiamo ad annunciare una riapertura dopo mesi difficili. È una cosa importante anche per il giorno scelto. Un atto liberatorio che speriamo anticipi tutto il sistema economico regionale".

La vicina Emilia Romagna punta sul 29 maggio per la riapertura balneare delle spiagge. E in questi giorni operatori turistici e amministratori stanno premendo per anticipare in maniera ancora più decisa. C’è un po’ di rivalità? "Nient’affatto. Non vogliamo arrivare primi tanto per farlo. Il messaggio è psicologico e poco c’entra con il fare il bagno. Da un certo punto di vista come regione Marche abbiamo anticipato l’Emilia Romagna anche nella colorazione arancione. Come dire che anche questa volta epidemiologicamente la nostra regione è andata meglio della vicina Emilia Romagna. Com’era accaduto anche lo scorso anno".