App Immuni, ecco che cos’è e come funziona

L’applicazione, nata per combattere l'epidemia di coronavirus, avverte gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio

App Immuni consente di allertare in modo anonimo su contatti a rischio

App Immuni consente di allertare in modo anonimo su contatti a rischio

Ascoli, 10 ottobre 2020 - Immuni è un’app creata per aiutare a combattere l’epidemia di Covid-19. L’applicazione utilizza la tecnologia per avvertire gli utenti che hanno avuto un’esposizione a rischio, anche se sono asintomatici. A chi si è trovato a stretto contatto con un utente risultato positivo al virus Sars-Cov-2, l’app invia una notifica che lo avverte del potenziale rischio di essere stato contagiato.

Grazie all’uso della tecnologia Bluetooth low energy, questo avviene senza raccogliere dati sull’identità o la posizione. Inoltre, grazie anche alla funzionalità di contact tracing, quando un utente scopre di essere positivo al virus, Immuni gli consente di allertare in modo anonimo le persone con cui è stato a stretto contatto e che potrebbe quindi aver contagiato. Venendo informate tempestivamente (potenzialmente ancor prima di sviluppare i sintomi del Covid-19), queste persone possono contattare il loro medico di medicina generale per approfondire la loro situazione clinica. Possono inoltre evitare di contagiare altri, contribuendo a ridurre la diffusione del Coronavirus. Ma dove si può scaricare?

Quali dispositivi e sistemi operativi sono supportati? A seconda dello smartphone si può scaricare Immuni da App Store o Google Play. Dal primo, l’iPhone deve avere una versione di iOS pari o superiore alla 13.5. Occorre aggiornare iOS all’ultima versione disponibile prima di effettuare il download di Immuni. Dal secondo, lo smartphone Android deve soddisfare tutti e tre i seguenti requisiti: Bluetooth low energy, Android versione 6 (Marshmallow, Api 23) o superiore, Google Play Services versione 20.18.13 o superiore. Occorre aggiornare Android e Google Play Services all’ultima versione prima di effettuare il download di Immuni. Quest’ultima ha già avvertito numerose persone di contatti a rischio con utenti poi risultati positivi.  

Inoltre il tracciamento dei positivi è fondamentale, come stiamo osservando in questi giorni, anche e soprattutto per la convivenza col virus, cosa che in qualche modo dovremo abituarci a fare almeno per i prossimi mesi. Dalla scuola al lavoro, il Covid ha cambiato tutto, anche nello sport, ad esempio. Proprio di ieri l’ulteriore chiarimento da parte di Palazzo Raffaello per quanto riguarda il pubblico che assiste agli eventi all’aperto e al chiuso: "La Regione ha già adottato un decreto che consente la partecipazione di massimo 1000 spettatori per gli impianti sportivi all’aperto e di 200 per gli impianti sportivi al chiuso. La situazione epidemiologica in atto è costantemente monitorata dai Servizi competenti della Regione così come l’evoluzione della normativa che è stata ulteriormente modificata dal Governo nazionale con l’ultimo Decreto legge 125 che ostacola le Regioni ad adottare in autonomia deroghe alle prescrizioni nazionali. Il CTS e il Gores Marche si erano già espressi formalmente in modo non favorevole rispetto all’incremento di pubblico. La Regione ha chiesto al ministero di poter comprendere come può ampliare, laddove ci siano tutte le condizioni, il numero consentito degli spettatori".