Bar e ristoranti, le regole per la riapertura nelle Marche

Pronto il protocollo: niente appendiabiti, menu sul telefonino, cassa protetta da plexiglass

Bar e ristoranti, fase 2

Bar e ristoranti, fase 2

Ancona, 10 maggio 2020 - Basta con il caffè espresso e le bibite d’asporto abbinate per forza al cibo: firmato nelle Marche un decreto per la bevanda free, senza vincoli. Da ieri si può prelevare al bar anche solo un caffè, purché ordinato prima online o per telefono e non bevuto sul posto. Pronto anche il protocollo stilato per la riapertura al pubblico di bar e ristoranti, forse già dal 18 maggio. Cosa prevede? Il menù sul proprio telefonino per ordinare al ristorante, barriera di plexiglass in cassa al bar, camerieri con mascherine facciali, niente appendiabiti pubblici e utilizzo di zucchero monouso.

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Bevande free. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato ieri il provvedimento in materia di commercio e somministrazione di alimenti e bevande, atteso soprattutto dai barman. L’indicazione che era stata data infatti dal 27 aprile scorso, dallo stesso governatore delle Marche, aveva autorizzato il take away (in anticipo rispetto al dpcm di Conte del 4 maggio) delle bevande solo se insieme a qualcosa da mangiare. I bar si erano trovati un vincolo non da poco, perché soprattutto nei loro locali è il caffè, servito da solo, il prodotto più consumato. "A far data dal 9 maggio 2020 è consentita la vendita anche di sole bevande da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – riporta ora il documento – delle attività agrituristiche, e da parte delle attività artigianali quali a titolo esemplificativo: rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l’accesso. La vendita per asporto sarà effettuata esclusivamente previa ordinazione online o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, vietata ogni forma di consumo sul posto".

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Protocollo. È pronto e servirà a fornire indicazioni operative negli ambienti di lavoro non sanitari. Tra le indicazioni principali per i ristoranti, ci sono la separazione degli accessi di entrata e di uscita, favoriti i sistemi di prenotazione telefonica e digitale, dispenser con gel disinfettanti agli ingressi dei locali per pulizia mani, non è disponibile l’uso del guardaroba, gel sanificante nei bagni, consigliata l’adozione di un menù digitale sui dispositivi dei clienti ad esempio su cellulari o tablet. Cestino per pane o condimenti esclusivo per ogni cliente, tavolini distanziati un metro l’uno dall’altro, favoriti pagamenti digitali direttamente al tavolo. Nei bar ingressi contingentati, si evita uso di appendiabiti comuni, servizio al banco con distanziamento di un metro, sul bancone utilizzo di prodotti monouso come lo zucchero dove possibile istallazioni barriere fisiche in plexiglas in cassa. © RIPRODUZIONE RISERVATA