Bollettino coronavirus oggi 11 ottobre, alta la curva dei contagi in Veneto. Due morti

I nuovi infetti sono 438. Superati i 6mila casi di persone attualmente positive. Zaia: “Rivolgo a tutti i cittadini un appello alla responsabilità”. Vaccino antinfluenzale gratis a partire dai 60 anni

Coronavirus 11 ottobre, i dati del Veneto (Pressphoto)

Coronavirus 11 ottobre, i dati del Veneto (Pressphoto)

Venezia,11 ottobre 2020 - Continua a crescere il numero dei nuovi contagi, 438 i riscontri di positività al coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore, rilvati su 11.140 tamponi, che portano il totale 31.503 (ieri l'incremento era stato di 561 casi). Sale di 256 unità il numero di persone attualmente positive, che arrivano a toccare quota 6088.

L'aggiornamento del 12 ottobre

Nelle ultime 24 ore si registrano inoltre 2 decessi (dai 2.216 di ieri ora sono 2.218). I ricoverati positivi, che ieri erano 251, ora sono 262 (+11), di cui 238 in area non critica (+7) e 24 in terapia intensiva (+4). Sono 363 (+9) in totale i ricoverati, tra positivi e negativizzati, di cui 32 (+3) in Terapia Intensiva e 331 (+6) in area non critica.

 Scende invece il numero dei soggetti in isolamento domiciliare in Veneto, sono attualmente 11.411 (-214) così suddivisi: Belluno 992, Padova 1.241, Rovigo 400, Treviso 2.540, Venezia 2.217, Verona 2.559, Vicenza 1.462.

“Nessuno deve abbassare la guardia - ha dichiarato il Presidente del Veneto Luca Zaia -. Sarebbe da irresponsabili, perché siamo in un momento decisivo”. La situazione epidemiologica conferma una crescita delle positività, ma una situazione assolutamente tranquilla negli ospedali. “Ciò nonostante siamo al lavoro per essere pronti a uno scenario peggiore. La Regione Veneto non è né catastrofista, né ottimista. Siamo obbiettivi e ci muoviamo sulla base dei dati oggettivi che i nostri esperti monitorano e valutano giorno per giorno” - ha dichiarato.

“Dallo studio della nostra Direzione Prevenzione emerge che le positività, a partire dalla fine di luglio fino al 9 ottobre, sono progressivamente tornate ai livelli di marzo, ma rispetto ad allora i ricoveri ospedalieri presentano numeri infinitesimali: 325 persone, delle quali 231 positive contro le svariate centinaia di marzo e solo 29 ricoverati in terapia intensiva, dei quali nove già negativizzati”. L’età delle persone positive è scesa da una mediana di 60-65 anni di marzo agli attuali 40-45 anni. Significativo che, dall’1 all’8 ottobre, la maggior parte dei casi riguardi soggetti dai 25 ai 44 anni, seguiti da quelli tra 45 e 64. Pochi sono i casi over65, mentre 564 positivi sono attribuibili alla fascia più giovanile, da zero a 24 anni.

Il Presidente ha fatto anche il punto sulla situazione delle scuole. All’8 ottobre 279 scuole presentavano almeno un caso. Gli studenti positivi erano 300 su un totale di 707.814, pari allo 0,04%. 2.379 quelli in quarantena preventiva, pari allo 0,34%. Il numero di docenti e operatori positivi era di 41 su un totale di 95.786, pari allo 0,05%; quelli in quarantena preventiva erano 243, pari allo 0,25%. “Come dicono i dati, da un lato in Veneto al momento non esiste nessuna emergenza ospedaliera, dall’altro l’andamento dei contagi nelle scuole è confortante. La Regione fa e farà tutto il necessario ed è pronta con l’artiglieria pesante se dovesse verificarsi un peggioramento della situazione.

Da lunedì 12 ottobre partirà anche la campagna vaccinale in tutto il Veneto. 1,32 milioni di dosi acquistate, contro le 800mila dell’anno scorso. A confermare l’avvio della campagna il dottor Michele Tonon, della Direzione Prevenzione della Regione Veneto, nell’ambito del punto stampa del Presidente sulla situazione Covid-19.

L’obiettivo è difendere i soggetti più deboli dalle complicanze, contenere gli accessi ai Pronto Soccorso, e supportare la diagnosi differenziale con Covid-19 (che ha vari sintomi in comune) e la conseguente gestione dei casi sospetti. La campagna vaccinale antinfluenzale si caratterizza per alcuni elementi peculiari. Tra i quali lo scenario epidemiologico e le misure igienico-comportamentali da adottare per ridurre il rischio di diffusione di COVID-19, l’aumento di richieste a livello internazionale di vaccino, gli obiettivi di copertura vaccinale fissati e l’allargamento dell’offerta vaccinale gratuita a partire dai 60 anni di età.

Il principale obiettivo operativo per i Servizi Vaccinali è il raggiungimento di una copertura vaccinale della popolazione dei 65enni pari ad almeno il 75%. La priorità sarà data a operatori sanitari; ospiti delle Strutture Residenziali; soggetti a partire dai 60 anni di età; donne in gravidanza; soggetti affetti da patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze da influenza; bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età; familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato); soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e altre categorie di lavoratori; donatori di sangue; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

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