Marche, stop a calcetto e beach volley

Doccia fredda da Palazzo Raffaello: stop agli sport da contatto. Novità anche sul fronte negozi: potranno stare aperti fino a 18 ore al giorno

Un’estate 2020 in cui sarà bandito anche il beach volley

Un’estate 2020 in cui sarà bandito anche il beach volley

Ascoli, 26 giugno 2020 - Ancora niente sport da contatto’: la doccia fredda è arrivata dal Comitato tecnico scientifico che ha imposto l’alt alla ripresa del calcetto, e degli altri sport in cui il contatto è inevitabile, a livello amatoriale e di società sportive dilettantistiche.

Una decisione che non è piaciuta al ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, che nelle ore precedenti aveva ‘aperto’ alla ripresa a partire da ieri: "Non sono d’accordo con questo parere del Cts - ha scritto in un post -, confermo il mio parere positivo e resto in attesa del parere del ministro Speranza".

Intanto anche il presidente Ceriscioli, nel suo ultimo decreto, ha fatto riferimento alla questione sportiva: un tema che coinvolge un gran numero di appassionati, centri sportivi e società e che in questo periodo è molto sentito anche in zona costiera, dove gli amanti del beach volley attendono il via libera per tornare a palleggiare e schiacciare sotto rete.

Nel decreto di Ceriscioli si dice che "fatta salva la regolamentazione specifica relativa agli sport di contatto, sono consentiti gli eventi e le competizioni sportive di interesse locale, laddove regolamentati dalle relative federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, svolti all’aperto e senza la presenza di pubblico".

Quindi niente da fare per chi si diverte a tirare quattro calci al pallone con gli amici: nel documento istruttorio che accompagna il decreto si legge anche che la Regione aveva segnalato "la propria volontà di aderire all’intesa per riattivare sul proprio territorio anche gli sport da contatto, in relazione all’andamento epidemiologico positivo". Se quindi sul fronte di alcuni sport amatoriali è ancora tutto in stand by, ecco che diverse novità arrivano per tutto ciò che riguarda le attività commerciali: aperture fino a diciotto ore al giorno, vendite promozionali a partire da luglio, domeniche a discrezione dei commercianti.  

Sono questi i punti principali contenuti sempre nel decreto firmato dal presidente Ceriscioli ed entrato in vigore già ieri. Quindi l’orario di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali in sede fissa è stato fissato rispettivamente alle 6 e alle 24 (un precedente decreto stabiliva la fascia 7-21), con la previsione di poter liberamente gestire l’eventuale apertura domenicale e festiva. Inoltre ai sindaci viene data un’ulteriore possibilità: in accordo con le associazioni di categoria e in base alle esigenze di carattere turistico-commerciale, ma sempre tenendo in debita considerazione la situazione epidemiologica sul loro territorio, possono limitare o implementare l’orario di apertura e chiusura giornaliera.

Una scelta arrivata dopo che l’Anci regionale, molti Comuni di grande valenza turistica, associazioni di categoria come la Confcommercio e Confesercenti avevano evidenziato l’importanza, sia per fini turistici-commerciali sia per evitare assembramenti di persone in un periodo dove il turismo anche interno sta crescendo seppur lentamente, di ampliare l’orario di vendita delle attività comm erciali e in particolar modo degli esercizi di vicinato.

Ecco quindi che la ripresa passa anche da queste misure, a cui si aggiungono quelle relative alle offerte che i commercianti potranno proporre: infatti l’avvio dei saldi è previsto per il primo agosto, ma con il decreto di Ceriscioli ecco che nei trenta giorni precedenti (quindi a partire dal primo luglio) sarà possibile effettuare le vendite promozionali in deroga alla legge, "in considerazione della particolare situazione di sofferenza economica del settore commercio", si legge in una nota di palazzo Raffaello.