Cambio ora, il neurologo: "Troppo stress, aumenta il rischio di infarto"

"Il mini jet lag fa male alla salute, basta spostare le lancette ogni sei mesi", dice Liborio Parrino, responsabile del Centro di Medicina del sonno di Parma. Amplifica anche la sindrome del lunedì, giorno con più infarti

L'ora legale permanente potrebbe avere delle conseguenze negative sulla salute

L'ora legale permanente potrebbe avere delle conseguenze negative sulla salute

Parma, 30 ottobre 2021 – Riportare indietro le lancette fa male alla salute: il cambio dell’orario aumenta il rischio di infarto, manda in tilt la produzione di ormoni e crea ripercussioni su chi soffre di depressione. E fa schizzare alle stelle la “sindrome del lunedì”, giorno in cui si verificano più infarti. A mettere in guardia sui pericoli del passaggio dall’ora legale a quella solare, che avverrà alle 3 di questa notte, è Liborio Parrino, responsabile del Centro di Medicina del sonno e direttore della Neurologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

"Sappiamo che nelle settimane successive ai cambiamenti di orario, così come nella giornata del lunedì, si registra un incremento dei casi di infarto miocardico in tutto il mondo. Quindi là dove si cambia l'orologio, c'è un prezzo che si paga in maniera molto pesante", conferma Parrino alla vigilia del ritorno dell'ora solare. “Tutti gli studi concordano”, continua il neurologo parmense, ma il rischio cardiologico non è l'unica ripercussione fisica. "Abbiamo uno stress anche psicologico conferma chi soffre di depressione può avere questo shift immediato che può portare a un peggioramento. Uno stress vegetativo e ormonale, perché tutto quello che riguarda il difficile equilibrio del controllo degli ormoni è regolato dal ritmo sonno-veglia e dalla luce". 

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Stop all’ora legale: sbagliato spostare le lancette ogni sei mesi

Secondo l’esperto del sonno Liborio Parrino, l’errore consiste nel continuare a cambiare i ritmi di vita ogni sei mesi. "Bisogna lasciare l'orologio sempre uguale, non bisogna spostare ogni sei mesi queste benedette lancette che sono un trauma psicologico e organico per le persone più fragili o più sensibili a questo tipo di oscillazione". Lo conferma anche la scienza. "L'American academy of sleep medicine, l'autorità mondiale forse più importante - ricorda Parrino - l'anno scorso ha pubblicato un lavoro in cui i massimi esperti che si sono riuniti hanno detto basta cambiare l'orologio". Ma tra ora legale e ora solare quale sarebbe preferibile mantenere? "Noi come scienziati del sonno – spiega il medico - siamo più a favore dell'ora solare perché aiuta la gente ad andare a letto un pochino prima alla sera perché fa buio prima, ma comunque l'importante è mantenere lo stesso orario tutto l'anno".

Ora legale: una scelta poco sostenibile

Anche Liborio Parrino è sulla strada su molti medici che studiano come mantenere sano l'organismo, come l’oncologo Franco Berrino. "Dobbiamo recuperare il tempo delle stagioni che abbiamo completamente smarrito - dice infatti Parrino -. Esiste un tempo della luce e un tempo del buio. Parlano tutti di ambiente e poi quando dobbiamo mettere in pratica un rapporto con la natura un po’ più diretto e sincero ci sono le obiezioni. L'orario giusto - insiste - è quello solare, perché comanda lui, non comandiamo noi. La scusa economica, secondo cui così si risparmia perché si consuma meno energia - afferma - ormai non ha più senso: con il buio si continuano le attività con luci accese, aria condizionata, locali aperti, insomma mi sembra un discorso poco elegante e poco chiaro".

I rischi non sono uguali per tutti

Buone notizie per i nottambuli. "I “gufi, se fa buio prima o buio dopo non ne risentono più di tanto" mentre le allodole, ovvero i mattinieri, soffrono molto di più del cambio di orario".  Oltre al problema del sonno però l'accorciarsi della giornata provoca anche effetti negativi sull'umore. "La luce è un potente antidepressivo - ricorda il neurologo - tanto che molti ospedali psichiatrici hanno le finestre orientate verso Est, in modo che la luce del sole fin dall'alba possa entrare nella stanza dei pazienti. È noto che la luce ha effetti sul tono dell'umore e infatti nei Paesi del nord Europa la depressione è molto più frequente". Per evitare l'abbattimento morale, se soffriamo parecchio per questo cambio di orario si può correre ai ripari con "le lampade a 10mila lux, che sono lampade - spiega il medico - che servono proprio per combattere la malinconia dovuta alla carenza di illuminazione appropriata".

Il consiglio: melatonina per tamponare il “piccolo jet lag”

"Il cambio dell'ora è un piccolo jet leg, un disturbo del sonno che riproduciamo ogni sei mesi. Per questo la melatonina ci può aiutare ad accelerare il processo di adeguamento al nuovo orario", consiglia il direttore del Centro di Medicina del sonno di Parma. "Perché faccia effetto però - spiega Parrino - bisogna prenderla in momenti precisi, per cui se perdiamo un'ora di luce come quando viaggiamo verso Est, dobbiamo prenderla la sera prima, due ore prima di andare a letto, per anticipare l'addormentamento. Mentre al contrario quando guadagniamo un'ora di luce dobbiamo prenderla al mattino. E se abbiamo un animale domestico - ironizza Parrino - bisognerebbe darla anche a lui per convincerlo che non è ancora ora di mangiare o di fare la pipì".