Zuppi è il nuovo presidente della Cei nominato dal Papa: "Farò del mio meglio"

Bergoglio l'ha preferito a Paolo Lojudice e Antonino Raspanti. Resterà in carica a Bologna, un ausiliare lo aiuterà negli impegni

Matteo Zuppi accolse papa Francesco a Bologna nel 2017 (foto Schicchi)

Matteo Zuppi accolse papa Francesco a Bologna nel 2017 (foto Schicchi)

Bologna, 24 maggio 2022 - E' Matteo Zuppi il nuovo presidente della Cei (la Conferenza espicopale italiana): sarà dunque l'arcivescovo di Bologna, 67 anni ad ottobre, a succedere a Gualtiero Bassetti alla guida dei vescovi italiani. Lo ha deciso papa Francesco che aveva ricevuto una terna in cui c'erano anche i nomi di Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino,  58 anni a luglio, e Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, 63 anni a giugno. Già fuori in partenza, dunque, il nome di Erio Castellucci, forlivese e vescovo di Modena, che pure era stato dato tra i favoriti. La decisione è stata letta dal cardinale Bassetti all'assemblea. Il cardinale Zuppi, resterà in carica a Bologna, dove era stato indicato da Bergoglio, ma probabilmente verrà affinacato da un ausiliare che lo aiuti a destreggarsi tra i vari impegni.

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Le prime parole di Zuppi

"Cercherò di fare del mio meglio, ce la metterò tutta". Queste le prime parole rivolte ai vescovi italiani riuniti in assemblea dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, dopo la nomina a presidente della Cei da parte di Papa Francesco. "Ringrazio il Signore per la fiducia e ringrazio anche voi per la fiducia - ha detto Zuppi -. Sono rimasto colpito dalle parole di Bassetti, comunione e missione. Sono le stesse parole che sento nel cuore per questo mandato. Cercherò di fare del mio meglio, ce la metterò tutta. Restiamo uniti nella sinodalità, nella comunione, nella preghiera". 

"La missione della Chiesa è quella di sempre - ha proseguito il cardinale -: la Chiesa che parla a tutti e parla con tutti". La guerra in Ucraina e il post-pandemia sono le prime sfide che attendono la Chiesa italiana nel suo nuovo "cammino", per capire "le tante sofferenze" ed essere "più vicina" a chi è in difficoltà. Zuppi ci tiene a sottolineare "il momento che stiamo vivendo in Italia e nel mondo, e quindi anche come Chiesa: le due cose sono strettamente unite, sempre". Per prima cosa la pandemia da Covid, "con tutte le debolezze, le consapevolezze e anche le dissennatezze che ha rivelato, e le domande che ha aperto". E poi la "pandemia della guerra- come la definisce Zuppi - che il Papa aveva indicato con tanta insistenza parlando della Terza guerra mondiale a pezzi e che aveva ricordato anche nella 'Fratelli tutti', parlando per esempio di temi come il nucleare". Guerra che "in questi mesi terribili sta coinvolgendo tutto il mondo, non facendoci però dimenticare anche tutti gli altri pezzi della guerra mondale", sottolinea il cardinale. E' dunque "in questa sfida che si colloca il cammino della Chiesa italiana, verso il sinodo generale". 

Il cardinale, inoltre, aveva fatto una riflessione sulla questione meridionale e del persistere del divario nord-sud del Paese nella prefazione, recentissima, del libro "Lo Stivale Spezzat, di Mimmo Nunnari (edizioni San Paolo): "Non è venuta l'ora, in questa stagione in cui siamo aiutati a pensare un piano a lungo termine - con risorse che difficilmente si ripresenteranno a breve e che chiedono una capacità di progettazione e soprattutto di attuazione - di un impegno di tutti per mettere le basi per un sistema virtuoso efficace e duraturo? Non è il momento di una nuova organizzazione e di una creativa promozione della cultura di impresa e della cooperazione per un'ecologia integrale e per lo sviluppo comune?”.

Zuppi, una Cei modello Bologna

Le reazioni di Bologna

"Siamo lieti di questa scelta – affermano i Vicari generali dell’Arcidiocesi di Bologna Stefano Ottani e Giovanni Silvagni – che riconosce il valore della persona e l’esemplarità del suo ministero, in particolare la sintonia con il magistero pontificio. Ringraziamo Papa Francesco per il dono a tutta la Chiesa italiana. Ci rallegriamo con il nostro Arcivescovo per il riconoscimento, gli promettiamo pieno sostegno nella preghiera e nella collaborazione. Ci sentiamo anche noi coinvolti per facilitare il suo compito e per far coincidere le indicazioni nazionali con quelle diocesane".

Già in passato un altro Arcivescovo di Bologna era divenuto presidente della Cei. Dal 1969 al 1979, infatti, il cardinale Antonio Poma, allora Arcivescovo di Bologna, aveva guidato per due mandati la Conferenza Episcopale Italiana.

"Come bolognesi siamo particolarmente orgogliosi della nomina - afferma il sindaco, Matteo Lepore -. Abbiamo imparato, in questi anni, a conoscere da vicino il suo impegno pastorale, l’attenzione per gli ultimi e la cura per la nostra comunità. La sua presenza costante, il dialogo profondo con credenti e non credenti, lo spirito di collaborazione e il modo diretto e naturale con il quale entra in relazione con le persone sono qualità preziose, che saranno da oggi patrimonio di un impegno più grande”.

Come funziona la votazione

I nomi della terna vengono scelti con tre serie di votazioni. Entrando, dunque, i vescovi che avranno ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (al primo scrutinio, al secondo, o nell’eventuale ballottaggio tra i due più votati del secondo). Zuppi, con 108 voti, è risultato il più votato, davanti a Lojudice e Raspanti.

La terna dei nomi proposti, però, è un passaggio obbligatorio ma non vincolate: sebbene la consuetudine dica che il Papa resti all'interno di questi nomi, almeno in teoria il Santo Padre potrebbe anche decidere per un quarto nome. Recita il diritto canonico: "In considerazione dei particolari vincoli dell'episcopato d'Italia con il Papa, vescovo di Roma, la nomina del presidente della Conferenza è riservata al Sommo Pontefice, su proposta dell'Assemblea generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di vescovi diocesani".

Bassetti: pedofilia e impegno politico

L'assemblea dei vescovi delle 226 diocesi italiane (225 a cui si aggiunge il prelato militare) si è aperta con l'ultima introduzione ai lavori del cardinale Bassetti, poi i vescovi hanno votato i nomi. Prorprio su questa votazione, il Papa aveva chiesto ai porporati: "Sentitevi liberi in questa scelta".

Bassetti si è incentrato sulla necessità di affrontare per il futuro le tematiche della vita, dell'etica, della politica. A cominciare dalla questione della pedofilia nella Chiesa italiana: "Confermiamo il nostro impegno per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi. Vogliamo ambienti sicuri e a misura dei più piccoli e vulnerabili. Per questo, come già ribadito in altre occasioni, intendiamo promuovere una migliore conoscenza del fenomeno degli abusi per valutare e rendere più efficaci le misure di protezione e prevenzione".

Non è un sì alla richiesta, avanzata anche nelle ultime ore, di una commissione d'inchiesta sul modello francese o tedesco (toccherà  prossimo presidente decidere) ma il rinnovo di un impegno.

Mattarella: "Un punto di riferimento"

"Sono lieto di porgerLe le più vive felicitazioni per la Sua nomina a presiedere la Conferenza episcopale italiana, affidata alle Sue cure dal Santo Padre e dai Suoi confratelli nell'episcopato. La già rilevante e riconosciuta azione pastorale svolta come Arcivescovo di Bologna saprà ispirare il Suo operato alla guida e al servizio della Chiesa nel nostro Paese, confermandola quale prezioso punto di riferimento per la società italiana", scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al cardinale Matteo Zuppi. "L'occasione -conclude il Capo dello Stato- mi è gradita per porgerLe il mio più cordiale saluto unitamente agli auguri più sinceri di un fecondo ministero episcopale".

Di Maio: "Lavora da sempre al fianco dei più fragili"

Tra le tante autorità e personalità che hanno espresso le proprie felicitazioni a Matteo Zuppi, nuovo presidente della Cei, c'è anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: ''Congratulazioni e auguri di buon lavoro al cardinale Matteo Zuppi, nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Italiana - ha scritto il capo della Farnesina su Twitter -. Una personalità di spessore, che lavora da sempre al fianco delle persone più fragili''. 

Bonaccini: "Figura di grande spessore"

"L'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi è il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nominato da Papa Francesco. Da sempre vicino ai più deboli e fragili, alla guida dei vescovi italiani viene chiamata una figura di grande spessore e umanità, punto di riferimento costante per i fedeli, capace di parlare all'intera comunità bolognese e regionale. Un instancabile portatore di messaggi di pace e solidarietà". Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, su Instagram.

Prodi: "L'uomo giusto in momento di grande rinnovamento"

Adesso a Bologna "il problema per la gente è: non è che perderemo Zuppi? E' questo il commento vero". A riferirlo, con tono scherzoso, è l'ex premier Romano Prodi che questo pomeriggio in Sala Borsa, a margine di un'iniziativa, esprime la sua soddisfazione per la nomina del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo della città, come nuovo presidente della Cei. "Lungo la strada- racconta Prodi- la gente mi chiedeva: ma è vero che va via il cardinale? E' stata tanta la presa che Zuppi ha avuto in questi anni a Bologna, che per le persone non consapevoli né del ruolo né della compatibilità dell'incarico l'unica preoccupazione è che vada via. Il che dice che rapporto molto stretto ha costruito con la città".

Alla guida della Cei, prosegue il Professore, Zuppi "va a ricoprire un ruolo di grandissima responsabilità, in un momento in cui le Chiese nazionali sono chiamate a contribuire al rinnovamento della Chiesa. E quindi ci si attende dalla Chiesa italiana una forte capacità di guida e attrazione come ha avuto in qualche momento in passato. Sono contento perché ritengo che Zuppi sia capace di fare questo". Dunque è l'uomo giusto al momento giusto? "Mi fa velo quella amicizia rispettosa che si deve a un uomo di religione - risponde Prodi - ma ritengo che sia la persona giusta. Che il momento sia giusto - aggiunge ridendo - questo non lo so".

Gli auguri al nuovo presidente

"Un doveroso e sentito ringraziamento al cardinale Bassetti. Rivolgo i miei più fervidi auguri di buon lavoro al cardinale Zuppi", è il commento del lader della Lega Matteo Salvini. "Gli auguri più sentiti di buon lavoro al nuovo Presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi", gli ga eco su twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

"Auguriamo buon lavoro al cardinale Matteo Maria Zuppi: siamo certi che sarà un punto di riferimento per la comunità cattolica italiana e per le associazioni come Pro Vita & Famiglia che, seppur laica e aconfessionale, condivide la difesa della vita e della famiglia con il magistero della Chiesa", spiega Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.

"La Comunità di Sant'Egidio accompagna con la preghiera il cardinale Matteo Zuppi mentre affronta il nuovo servizio alla Chiesa come presidente della Cei. Prete e vescovo del Vangelo, in ascolto di tutti, uomo di dialogo e di pace, gli auguriamo di spendere le sue qualità umane e cristiane al servizio della Chiesa italiana con la passione e la sapienza di cui è capace", lo dice in una nota la Comunità di Sant'Egidio

"È una gioia immensa la nomina del Cardinal Zuppi a presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Una gioia profonda per una tradizione che si rinnova nel solco dei grandi arcivescovi che la Chiesa di Bologna ha dato all'Italia. Ma una gioia ancora più consapevole per la persona che è il nostro Cardinale; un uomo che ha saputo parlare a tutti i bolognesi indipendentemente dalle loro opzioni culturali o politiche. Matteo Zuppi darà senz'altro nuovo impulso e vigore ai cattolici italiani",  scrive Pier Ferdinando Casini su Facebook.