Cena e deejay: il trucco delle discoteche. In Riviera si balla tutta la notte

Senza mascherina e distanziamento. I gestori di bar e locali sulle spiagge: "Non ci importa delle multe"

La pista di una discoteca

La pista di una discoteca

Le note rimbombano dalle casse. Quando arriviamo, il vocalist quasi è costretto a urlare nel microfono: "Adesso scatenatevi". Ma non ce n’è bisogno. Perché i ragazzi sono già scatenati. Cinque diciottenni ballano su una brandina come se non ci fosse un domani. Poco più in là, nella pista improvvisata a venti metri dalla riva, centinaia di giovani si dimenano e sorridono felici, naturalmente senza mascherina. "Cosa vuoi? Mi sono già vaccinato. Cioè, ho fatto la prima dose", ringhia uno di loro a un addetto alla sicurezza, che lo invita a mantenere almeno un metro di distanza dagli amici.

Rimini. Un normale sabato sera nei luoghi della movida, che poi tanto normale non è. A Ferragosto sarà trascorso esattamente un anno da quando il ministro della Salute Roberto Speranza ha ’richiuso’ le discoteche e vietato i balli. E il governo non pare intenzionato a riaprirle, nemmeno con il Green pass. Ma nella capitale del divertimento si balla ovunque. Fatta la legge, trovato l’inganno. In Romagna si balla in molti chiringuiti e locali sulla spiaggia. Si balla in tanti bar sul lungomare, trasformati in discoteche improvvisate, ma pure in alcuni ristoranti e alberghi. E mentre Silb e Assointrattenimento (le principali associazioni di categoria) continuano a invocare il Green pass, per far ripartire il mondo della notte con regole certe e in sicurezza, c’è un mondo parallelo che offre ai ragazzi quel divertimento che inseguono dopo mesi di dad e solitudine A Rimini e Riccione, sabato sera, la pandemia sembra solo un lontano ricordo: decine di migliaia di ragazzi pronti a buttarsi senza mascherina e senza la paura di ballarsi addosso.

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Si balla dall’ora dell’aperitivo, in alcuni stabilimenti balneari, fino a tarda notte. Rischiando la multa e la chiusura, ma intanto l’incasso del fine settimana è salvo. "Noi – spiega il titolare di uno dei locali sulla spiaggia di Rimini – ai ragazzi lo diciamo costantemente che il ballo è vietato, ma una volta che scendono a riva chi li ferma più?". Gestire il pubblico, specie quello dei giovanissimi, ormai è un’impresa. Alla faccia dell’aumento dei casi e del picco di contagi tra i ragazzi, anche se finalmente in tanti hanno prenotato l’appuntamento per la prima dose.

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E le discoteche? Ci provano a resistere, in qualche modo. Organizzano le cene spettacolo, con la musica e i deejay, ma spesso già al dolce c’è chi si lancia in pista. In Romagna tanti locali, nelle ultime settimane, sono stati sanzionati per balli proibiti e assembramenti. E sabato è toccato al Byblos, la storica discoteca sulla collina di Misano, e al Malindi sulla spiaggia di Cattolica. Beccati dai carabinieri. Per loro multa e 5 giorni di stop.

Il Musica di Riccione ha riaperto sabato sera. Quando ci presentiamo verso l’una, c’è ancora fila all’ingresso. Si entra soltanto con il Green pass o con l’esito negativo di un tampone fatto nelle ultime 48 ore e il biglietto comprato in prevendita. Tanti ragazzi si sono sottoposti al test nel parcheggio del locale, dove sono presenti due postazioni con sanitari. "Tu non entri senza il Green pass", ripetono all’ingresso a tre ventenni di Jesi. "Dai non preoccuparti – fa uno di loro agli amici –. Andiamo in un’altra discoteca qui vicino, tanto sono tutte aperte". È così, ma c’è la fila ovunque per entrare. "Al Pascià è tutto pieno, al Musica se non hai già il biglietto non si entra. Proviamo alla Villa delle Rose o al Byblos", propone Valentina alla comitiva di amici. Sono partiti da Modena, hanno deciso di far serata a Riccione, perché "finalmente i locali sono tutti aperti".

Vero. Solo il Cocoricò (per lavori in corso) e l’Altromondo sono con le serrande abbassate. Tutti gli altri sono tornati in pista, sperando che prima o poi si torni alla normalità. Anche il Classic, storico club di Rimini, è ripartito. Pure qui si entra solo con il Green pass o il tampone negativo. "E niente balli", dice il titolare Paolo Dettoni mentre mostra la pista semivuota. Se non hai fatto prima il tampone, al Classic si può rimediare: all’entrata ci sono medico e infermiere che eseguono i test. Costa 10 euro, il primo drink è omaggio. "Toccherà farlo questo tampone", allarga le braccia Gianluca, arrivato da Reggio Emilia. "Dai muoviti, che sei l’unico non vaccinato tra noi". Ecco, potrebbe essere una bella idea: con la prima dose un drink in omaggio.

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