Centro commerciale bloccato, imprenditore chiede al Comune 30 milioni di euro

Il braccio di ferro tra Comune di Meldola e la società Porcellana Castello spa si chiude davanti al Consiglio di Stato

Ex distilleria Martini (foto Fantini)

Ex distilleria Martini (foto Fantini)

Meldola - 13 agosto 2018. Il braccio di ferro tra Comune di Meldola e la società Porcellana Castello spa si chiude davanti al Consiglio di Stato. I giudici amministrativi di secondo grado, riunificano e accolgono i due ricorsi della società che fa capo all’imprenditore Terenzio Maria Servetti, dopo due sentenze del Tar favorevoli agli enti locali.

Oggetto del contendere è l’area dell’ex distilleria Martini, in via Roma 218, a Meldola, nel Forlivese. Il 15 settembre 2003 la società (allora denominata Teodorico) presentò al Comune e alla Provincia un ‘progetto di ristrutturazione del complesso di edifici ‘ex distilleria’, finalizzato al recupero a uso abitativo, artigiano-industriale, commerciale e direzionale’.

Progetto che venne bocciato dagli enti locali, dando origine a un contenzioso sfociato nella decisione del Consiglio di Stato del 22 febbraio di quest’anno. A darne notizia è Laura Stradaroli, candidato sindaco della lista civica ‘Un sogno per Meldola’, aggiungendo che gli avvocati di Servetti «hanno chiesto 30 milioni di euro di risarcimento al Comune di Meldola».

Una richiesta che verrà valutata dalla magistratura. L’effetto della sentenza del Consiglio di Stato è che l’iter per costruire un centro commerciale e abitazioni in via Roma ripartirà da zero.