Cimice asiatica, il governo arruola la vespa samurai

Nord devastato dall’insetto. "Importare il suo nemico naturale"

Una cimice asiatica in un frutteto (Fantini)

Una cimice asiatica in un frutteto (Fantini)

Bologna, 19 ottobre 2018 - E' una vera e propria invasione. Nelle case o nei frutteti, la sua presenza è diventata asfissiante e per gli agricoltori anche dannosa. Al punto che la Halyomorpha Halys, il vero nome della cimice asiatica, è diventata l’incubo di coltivatori e cittadini. Questo insetto che arriva dalla Cina e dalla penisola coreana, dal 2012 ha colonizzato l’Emilia-Romagna e poi tutto il nord Italia. Nonostante provenga dall’Oriente, la prima popolazione di cimici arrivata in Italia è stata importata dagli Stati Uniti. Anche in America, però, dopo oltre dieci anni, il problema non è stato ancora risolto. 

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In Emilia Romagna, le vittime preferite sono i frutteti e l’orticoltura: la cimice sta causando perdite fino a meno 40%. A lanciare l’Sos sono le associazioni agricole, a cominciare da Coldiretti Emilia Romagna. L’invasione è sotto gli occhi di tutti: oltre ai campi, questi insetti entrano nelle case per ripararsi dall’inverno e quindi sopravvivere in vista della primavera. 

LEGGI ANCHE Invasione in Veneto   Adesso, per contrastare l’emergenza, il Governo vuole arruolare uno dei nemici naturali delle cimici. Si tratta di un altro insetto, la ‘Samurai wasp’, che qualcuno ironizzando ha paragonato a uno degli eroi dei fumetti della Marvel. Paragone che potrebbe essere azzeccato: questa vespa potrebbe diventare l’eroe per parecchi frutteti italiani e salvare intere coltivazioni. L’unico problema è che la sperimentazione potrà partire soltanto la prossima primavera con la deposizione delle uova. Un altro ostacolo è che la ‘Samurai wasp’ non potrà essere provata su larga scala, come prevede la normativa europea, molto restrittiva per quanto riguarda l’inserimento di specie nuove.

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Il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio sa come la pensa l’Europa: «Per l’utilizzo di antagonisti naturali provenienti dal territorio d’origine del parassita sarà prima necessario risolvere le problematiche legate al divieto d’introdurre in natura specie o popolazioni non autoctone, per evitare che si verifichi il medesimo problema».

Intanto, Centinaio vuole sperimentare: «Ho già autorizzato il Crea (consiglio per la ricerca in agricoltura) a introdurre, in condizioni di quarantena e per soli motivi di studio, la specie ritenuta a livello mondiale più efficace, la Samurai Wasp». La vespa asiatica non è l’unica ‘arma’ che si sta valutando: in ambienti dell’Italia centrale è stato trovato «un imenottero parassita delle uova della cimice, allevabile in biofabbriche su ospiti alternativi. Una popolazione del parassitoide è stata trasferita nei laboratori del Crea e mantenuta in ambiente controllato, dove si è mostrata in grado di parassitare efficacemente le uova della cimice», ha riferito Centinaio al Senato. Ma ‘sul campo’, cioè nei frutteti, «l’antagonista ha mostrato limiti di efficacia e di permanenza negli ambienti».