Cna e la sfida delle infrastrutture: "Dobbiamo superare l’isolamento"

Strade, ferrovia e fibra: le priorità degli artigiani. "Spinta alla competitività delle imprese"

Cna e la sfida delle infrastrutture: "Dobbiamo superare l’isolamento"
Cna e la sfida delle infrastrutture: "Dobbiamo superare l’isolamento"

Strade, ferrovia, fibra ottica: per guardare al futuro è necessario superare il gap infrastrutturale che frena la competitività delle imprese marchigiane. È l’obiettivo che la Cna Marche ha messo al centro dell’assemblea regionale, ieri ad Ancona. Tema: "Marche e infrastrutture, connettersi al futuro. Criticità, obiettivi e progetti per superare l’isolamento". Alla tavola rotonda hanno partecipato il governatore Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alle infrastrutture, Francesco Baldelli, il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, il presidente di Cna Marche, Paolo Silenzi, e il segretario Moreno Bordoni. Le infrastrutture al centro, dunque, partendo da porto, aeroporto e interporto. Secondo la Cna, "sono fondamentali e vanno integrati in una piattaforma logistica per potenziare i collegamenti nazionali e internazionali", hanno detto Silenzi e Bordoni. Poi la rete viaria. "Dalla terza corsia sull’A14 al completamento della Quadrilatero e alla Fano-Grosseto, passando per intervallive e pedemontane, sono numerosi gli interventi necessari in una realtà nella quale l’87% delle merci transita su gomma – hanno aggiunto –. Oggi la rete viaria marchigiana ha una lunghezza di 65,3 chilometri per 100 kmq, rispetto a una media nazionale di 58,1 chilometri, ma sono strade che vanno dall’entroterra fino alla costa, mentre le aree interne sono collegate tra loro poco e male". Altrettanto importante, per la Cna, il potenziamento delle linee ferroviarie. Dall’alta velocità nella linea Adriatica e dal potenziamento dei collegamenti con Roma (Falconara-Orte) passa la fine dell’isolamento delle Marche, col conseguente rilancio del turismo e del traffico merci intermodale. "Senza questi interventi", secondo Silenzi e Bordoni, "arriveremo impreparati al 2030, quando il 30% del trasporto merci su strada, per tratti superiori ai 300 chilometri, dovrà essere trasferito su rotaia o su nave. Una percentuale che salirà al 50% entro il 2050". In regione ci sono 4,1 km di ferrovia ogni 100 kmq, contro i 5,5 km dell’Italia. Elettrificata il 62,1% della rete contro il 71,8% in Italia, mentre il 52,1% è a doppio binario rispetto al 46,1% della media nazionale. L’anno scorso, il treno è stato utilizzato solo dal 28,9% dei marchigiani, mentre le merci movimentate con i treni sono il 13% del totale.

Infine la banda ultralarga. Siamo in ritardo nella copertura con la fibra, evidenzia la Cna. In regione, il 46,5% del territorio è coperto dalla banda ultralarga, ma solo un marchigiano su quattro (25,3%) ha un abbonamento in Bul. Drammatica la situazione dei distretti industriali. In Italia, la copertura della banda ultralarga nella versione più performante in Ftth è sotto l’1% in 52 distretti su 141. Nelle Marche sono otto i distretti con copertura inferiore all’1% (Montegranaro, Porto Sant’Elpidio, Pergola, Cagli, Urbania, Urbino, Novafeltria e Recanati). "Telemedicina, commercio on line, artigianato digitale – hanno precisato Silenzi e Bordoni – dipendono dalla velocità di collegamento e su questo occorre un grande sforzo perché siamo indietro".