Colori regioni oggi: chi è in zona gialla. Quanto rischiano Emilia-Romagna, Marche, Veneto

Non ancora raggiunto il picco dei contagi covid, per questo la curva pandemica continua a salire. Oggi cambia colore la Calabria e raggiunge in 'giallo' Friuli Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano. Il Veneto è a un passo dal cambio, seguono Marche ed Emilia Romagna con dati più bassi, ma sempre in crescita. L'analisi dettagliata del monitoraggio settimanale

Bologna, 13 dicembre 2021 - Emilia-Romagna, Marche e Veneto si sono salvate per ora dalla zona gialla, ma la continua crescita dei dati Covid le porta ad essere candidate per entrarci nelle prossime settimane. Infatti, mentre da oggi è la Calabria (terapie intensive al 12%, reparti covid al 16% e incidenza a 119) a raggiugere in fascia gialla Friuli Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano, l'occupazione ospedaliera nelle tre regioni è quella che le fa avvicinare sempre di più alla soglia di rischio. Dopo che l'incidenza è già più che abbondantemente al di sopra del limite dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Per passare in zona gialla le terapie intensive devono essere superiori al 10% dell'occupazione e i reparti Covid al 15%.

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Rt, incidenza, contagi, ricoveri: confronto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto
Rt, incidenza, contagi, ricoveri: confronto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto

In Italia, intanto, l'Rt è sceso leggermente da 1,2 a 1,18. L'incidenza è salita da 140 a 176. Le terapie intensive sono al 9% e i reparti non critici all'11%.

L'ultimo monitoraggio del Ministero della Salute, il numero 82 che si riferisce alla settimana dal 29 novembre al 5 dicembre, riporta che l’aumento generalizzato del numero di nuovi casi di infezione si riferisce in particolare alle persone sotto i 20 anni, ma anche a quelle nella fascia di età 30-49 anni. (Qui l'analisi del monitoraggio precedente, il numero 81).

Emilia-Romagna

Mentre una settimana fa terapie intensive e reparti covid erano all'8% e permettevano alla regione di rimanere comodamente in zona bianca, secondo i dati di Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, entrambe sono ora al 10% dell'occupazione. Calcolando che l'incidenza è a 218.22 casi ogni 100mila abitanti (contro il 193.02 del monitoraggio scorso) e con un andamento che porta l'incidenza registrata nei giorni 3-9 dicembre a 241 casi, la zona gialla è meno lontana. Per rientrare nei parametri di questo colore, i reparti Covid non critici dovrebbero raggiungere il 15% di occupazione. 

C'è quindi la possibilità che nelle prossime settimane si assista a qualche cambiamento, visto tra l'altro che i contagi settimanali continuano a salire. Sono stati 9.701 nella settimana dal 29 novembre a 5 dicembre, mentre dal 22 al 28 novembre se ne erano registrati 8.581. La classificazione complessiva di rischio poi è moderata ad alta probabilità di progressione. Solo l'indice Rt rimane pressoché stabile: da 1,33 a 1,3. È anche la quinta settimana di fila che cresce la percentuale dei tamponi positivi al Coronavirus, con esclusione delle attività di screening: dal 10% si è passati all'11%.

Non è imminente la zona gialla per l'Emilia Romagna, ma le variabili sono sempre da monitorare. 

Marche

Le Marche sono più vicine alla zona gialla rispetto all'Emilia Romagna, nonostante un'incidenza più bassa, ma comunque sopra i 50 casi: 175.04 (168.64 nel monitoraggio precedente) e con un valore in tempo reale (cioè relativo ai giorni vicini, dal 3 al 9 dicembre) di 174. Ad avvicinare la regione al giallo è la crescita, come per le altre regioni, dell'occupazione ospedaliera. Le terapie intensive sono salite dal 10% al 13% nel giro di una settimana, i reparti non critici dal 10 all'11%.

Anche per le Marche il rischio è moderato ad alta probabilità di progressione e l'Rt è in crescita: da 1,22 a 1,38. Il dato da tenere sotto controllo per un eventuale cambio di colore rimane quindi quello dei reparti non critici. Nelle ultime settimane è salito di 1 o 2 punti percentuali ogni settimana, ma rimangono comunque discorsi ipotetici. Quello che si può sottolineare è un relativo contenimento dei nuovi casi. Sono 2.628 i contagi settimanali in questo monitoraggio, 2.532 in quello prima.

Per un eventuale cambio di colore si dovrà tenere conto anche dell'andamento dei contagi nel periodo natalizio. 

Veneto

La scalata del Veneto continua. Rimangono invariate solo le terapie intensive, che sono comunque sopra il limite: 12%. I reparti non critici la avvicinano settimana dopo settimana al cambio colore: da 9% sono salite fino a 13%. Ci sono solo 2 punti percentuale di margine. 

L'incidenza non tende a rallentare e supera quota 300: 350.4 (285.75 la settimana prima), con un picco di 365,5 nei giorni 3-9 dicembre. Dato quest'ultimo tra i più alti di tutta la nazione, secondo solo all'incidenza della provincia di Bolzano (556,1) e del Friuli Venezia Giulia (378,0). 

Anche i contagi sono in continua salita. Solo nel bollettino covid di sabato se ne sono registrati più di 4mila e il governatore Zaia ha detto: "Verosimilmente questa crescita che è inesorabile ci porta a dire che la settimana del 20 saremo in zona gialla". Settimanalmente si sale a 17.003 casi settimanali (13.866 la settimana prima). 

Come le altre due regioni, anche in Veneto il rischio è moderato ad alta probabilità di progressione, mentre l'Rt scende da 1,39 a 1,32, ma non cambia comunque lo scenario.