Alluvione, commissario per l’emergenza: il toto nomi

Diversi i papabili circolati nei giorni scorsi: da Bonaccini al generale Figliuolo, passando per il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Nell’attesa un tavolo permanente con a capo il ministro Musumeci

Commissario per l'alluvione, chi sono i papabili: in altro da sinistra il generale Figliuolo e Stefano Bonaccini, sotto Fabrizio Curcio e Guido Bertolaso

Commissario per l'alluvione, chi sono i papabili: in altro da sinistra il generale Figliuolo e Stefano Bonaccini, sotto Fabrizio Curcio e Guido Bertolaso

Bologna, 7 giugno 2023 – Non c’è ancora il nome del commissario straordinario per l’emergenza alluvione che nell’ultimo mese ha colpito pesantemente l’Emilia Romagna, ma anche le Marche e la Toscana. Al suo posto però la premier Meloni annuncia l’istituzione di un tavolo permanente di confronto che fa capo al ministro Musumeci. Lo ha dichiarato Palazzo Chigi all’incontro tra il Governo e i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalle alluvioni a maggio.

Per il governo oltre alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ci sono i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, la ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, la ministra del Lavoro Marina Calderone, il ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. 

Al tavolo i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Toscana, Eugenio Giani, e Marche, Francesco Acquaroli, delle Province di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca (sindaco di Cesena), di Ravenna, Michele de Pascale (sindaco del capoluogo), di Rimini, Jamil Sadegholvaad (sindaco del capoluogo), di Modena, Fabio Braglia, di Pesaro-Urbino, Giuseppe Paolini, di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, i sindaci di Bologna, Matteo Lepore, di Forlì, Gian Luca Zattini e di Firenze, Dario Nardella.

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Il toto nomi

I questi giorni si sono alternati diversi nomi tra le ipotesi: da quello di Bonaccini, fortemente caldeggiato dal sindaco di Bologna Lepore, a quello del generale Francesco Paolo Figliuolo. Il primo appoggiato come ‘scelta naturale’ anche da governatori di centrodestra come Toti e Zaia. Anche la segretaria Pd Schlein aveva sostenuto Bonaccini, ribadendo che fosse necessaria una fugura che conoscesse bene i territori. 

E tra i papabili sono finiti anche il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, Guido Bertolaso, suo predecessore e il commissario della siccità, Nicola dell’Acqua. Era finito recentemente nella lista anche il sindaco di Ravenna Michele De Pascale.

De generale Figliolo, che ricordiamo è stato commissario straordinario all’emergenza Covid, aveva parlato anche il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: "Ho la massima stima del generale Figliuolo, ma non posso dare avvio al totonomi", aveva detto il ministro, specificando che "sarebbe scorretto nei confronti delle persone interessate. La decisione la prenderà il Consiglio dei ministri".