Decolla la compagnia aerea delle Marche. "Era il sogno di nostro padre, mister Itavia"

'AdriAvia' nasce con 38 imprenditori al top della regione. Ci sono anche le figlie di Davanzali: un suo Dc9 precipitò a Ustica e la società fallì

Nasce la compagnia aerea delle Marche

Nasce la compagnia aerea delle Marche

Ancona, 6 gennaio 2020 - Si chiamerà "AdriAvia" e punta a far uscire le Marche dal tunnel dovuto ad un isolamento ormai atavico a cui si è sommata da quasi un anno la pandemia. E’ la nuova compagna aerea made in Marche a cui sta lavorando una cordata di 38 imprenditori di punta: domani la firma dal notaio per la costituzione della nuova società. Un progetto che fa sognare l’Italia ed è fortemente voluto anche dalla famiglia Davanzali, storico nome legato all’Itavia di Aldo Davanzali, sirolese e pioniere del trasporto aereo più di sessanta anni fa con la sua azienda che cessò di operare a dicembre del 1980 dopo la tragedia di Ustica.

Primo volo della nuova compagnia previsto per il giugno prossimo con un doppio giornaliero per Roma e Milano Linate per proseguire poi con Napoli e successivamente Spalato, Brindisi, Alghero, Olbia e Corfù e altre legate allo sviluppo del traffico etnico come la Skopje e Tirana. Il progetto si chiama Atr AdriAvia perché il velivolo che quotidianamente raggiungerà Roma e Milano e poi Napoli è l’Atr 72-600 con 72 posti e nasce grazie all’investimento e alla lungimiranza di tanti imprenditori. Una novità fondamentale per il mantenimento dell’occupazione e per la sostenibilità del bilancio.

Il progetto Atr AdriAvia prevede nel piano industriale un’inversione di tendenza anche in un quadro di crisi occupazionale generalizzata, prevedendo l’assunzione sul territorio di 55 nuove figure professionali come personale navigante tecnico, (comandanti e copiloti) e di cabina e cioè gli assistenti di volo. La linea è quella di impiegare prevalentemente giovani marchigiani. Il partner iberico che fornirà i velivoli è Air Nostrum una costola di Iberia, la franchigia nazionale spagnola (la nostra Alitalia), come ha confermato dal vertice Pierre Barthe. Una cordata di punta quella che ha deciso di investire nel rilancio dell’economia marchigiana che continua a pagare lo scotto di collegamenti difficili con la capitale e con Milano, ma anche del Sanzio.

"E’ un progetto di servizio per la comunità regionale e anche per lanciare il turismo, a cui ho aderito con piacere e convinzione" commenta dall’alto dei suoi 95 anni Francesco Merloni che anche stavolta guarda avanti. C’è pure lui, ex ministro e patron di lungo corso dell’azienda Ariston, nella squadra di imprenditori tutta ‘made in Marche’ pronto a tuffarsi nell’avventura della nuova compagnia ‘Adriavia’ che in questo 2021 debutterà con le sue rotte italiane da e per l’aeroporto di Falconara.

Tra i nomi dei capitani d’impresa non tutti ancora ufficiali Frittelli Maritime con l’armatore Alberto Rossi e Luciana Mosconi, i Guzzini, Tiziana e Luisa Davanzali e poi nomi importanti dell’impresa marchigiana come Lube, Renco, Diatech, Cbi Europe, Innoliving, Monticelli e Leonardi. Filippetti Markus, Gabriele Virgili, Paolo Tanoni, Guido Guidi, Giancarlo Gabrielli, Eros Cecconi, Massimo Ottaviani, Giuseppe Santoni e Massimo Berloni, Walter Darini e l’ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua. Oltre Roma e Milano si punterà su Napoli considerato che, dati 2017, per questa rotta risultano venduti all’anno più di 160mila biglietti ferroviari e 73mila con il bus con tempi di viaggio molto lunghi. .