Confiscati beni per 9 milioni di euro a imprenditrice di Reggio Emilia

Villa di lusso, immobili ma anche garage e terreni sparsi tra le province di Milano, Rimini, Reggio Emilia, Modena e Padova di proprietà di Patrizia Gianferrari, 65 anni, attualmente ai domiciliari. L'operazione della Gico della Guardia di Finanza

Guardia di Finanza (foto d'archivio)

Guardia di Finanza (foto d'archivio)

Reggio Emilia, 26 gennaio 2022 - Una villa di lusso, ma anche case, garage terreni e compendi aziendali di società operanti nei settori immobiliare e del commercio all'ingrosso di materie plastiche. Beni, del valore di nove milioni di euro, confiscati a Patrizia Gianferrari, 65 anni, imprenditrice originaria di Sassuolo ma residente a Castellarano di Reggio Emilia e attualmente agli arresti domiciliari presso una cura di cura in provincia di Como.

I beni confiscati dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Bologna sono sparsi tra le province di Milano, Rimini, Modena, Padova e Reggio Emilia. La donna dal 1989 è stata ininterrottamente coinvolta in diverse vicende penali, riportando numerose condanne definitive per reati di natura economico-finanziaria, contro il patrimonio, l'economia e la fede pubblica (estorsione, minaccia, calunnia, falso ideologico e materiale, evasione ed elusione fiscale, truffa, bancarotta fraudolenta, anche con il ricorso a fatture per operazioni inesistenti), commessi anche in forma associativa tra l'Emilia-Romagna, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e l'Umbria.

Il provvedimento di confisca eseguito oggi dai finanzieri del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) e disposto dal Tribunale di Reggio Emilia rappresenta l'epilogo di articolate e complesse indagini condotte, ai sensi del Codice Antimafia, sotto la direzione della Procura reggiana.

Ad incastrare Gianferrari, di cui gli inquirenti evidenziano la "spiccata pericolosità sociale", è stata soprattutto "la marcata sproporzione tra i redditi, pressoché inesistenti, formalmente riconducibili alla donna e al suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare nella sua effettiva disponibilità, composto da beni di cui l'interessata aveva di fatto la piena disponibilità per interposte persone, fisiche e giuridiche".

Nel 2018 Gianferrari era stata condannata dal tribunale di Reggio a sei anni e otto mesi di reclusione per una serie di reati finanziari, in un'indagine in cui era coinvolto anche Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito.