Coronavirus Veneto ultima ora, i casi aumentano a 511

Nella giornata di venerdì sono cresciuti di 23 unità. Annullata la Coppa del Mondo di Sci a Cortina

Sono 29 i nuovi casi in Veneto

Sono 29 i nuovi casi in Veneto

Rovigo, 6 marzo 2020 - Sono saliti a 511 i casi di persone positive al Coronavirus in Veneto. Il dato è cresciuto di 23 unità rispetto al report di inizio giornata. Lo rende noto la Regione Veneto. Le vittime in regione restano ferme a 12. I casi di positività sono adesso 10 a Belluno (+4), 118 a Padova (+6), 5 a Rovigo, 109 a Treviso (+1), 96 a Venezia (+10), 50 a Verona (+1), 30 a Vicenza (+5) 84 nel cluster di Vò, 3 sono pazienti provenienti dalla Lombardia, mentre 7 (-4) sono in fase di assegnazione. Tra i 155 ricoverati, sono 39 i pazienti in terapia intensiva (+12).

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L'appello

“Confortato dal parere di eminenti medici e scienziati, ripetutamente e pubblicamente espresso, da giorni faccio riferimento alla necessità che si arrivi a concordare sulla necessità di una modifica alla norma nazionale che impone la quarantena agli operatori sanitari in perfetta salute, che sono venuti in qualche modo a contatto con malati positivi al coronavirus. Solo in Veneto  abbiamo già 450 tra medici, infermieri e operatori sanitari che si trovano in questa condizione”. dice Luca Zaia.

Addio Coppa del mondo

La Coppa del mondo di Sciche avrebbe dovuto dispuyarsi a Cortina il fine settimana del 15 marzo è stata annullata. "Ho tenuto contatti tutti i giorni con Malagò, ho sentito più volte il Presidente della Fisi Roda, ho sentito il sindaco di Cortina Ghedina e abbiamo lavorato in squadra per poter svolgere le finali della coppa del mondo di sci a porte chiuse. L'esito purtroppo è quello che dobbiamo rinunciare per l'emergenza coronavirus", si rammarica Zaia. "Devo anche dire che la Regione, in accordo con la Fisi - aggiunge - aveva presentato una dichiarazione che testimoniava come Cortina non abbia presenza di persone positive e che comunque la situazione sanitaria è sotto controllo. Questo però dà anche una dimensione della percezione che c'è all'estero, sui tavoli internazionali, delle nostre comunità e dell'Italia".