Coronavirus 19 aprile 2021: bollettino covid oggi. Dati e contagi Marche

Sono 137 i nuovi contagi, il 13,6% dei tamponi processati. I numeri più alti ad Ancona e Macerata. Altri 9 decessi. Acquaroli: "Primi ad aver completato le vaccinazioni degli over 80"

Covid, il grafico dei contagi nelle Marche

Covid, il grafico dei contagi nelle Marche

Ancona, 19 aprile 2021 - Contagi dimezzati nelle Marche e cala anche il rapporto tra nuovi positivi e test. Continua la discesa dei ricoveri, soprattutto nelle terapie intensive, mentre purtroppo ci sono altri 9 morti per Covid.

AGGIORNAMENTO Covid Marche: bollettino del 20 aprile 2021. Dati e contagi

Lo si evince dal bollettino Covid di oggi, 19 aprile, che registra 137 casi (ieri 277) su 1.011 tamponi processati nel percorso nuove diagnosi, il 13.6% (ieri 15.6%). La diminuzione dei nuovi positivi è una costante del lunedì, poiché la domenica si fanno meno esami. Più rilevante, dunque, la percentuale dei test positivi.

Il Servizio Sanità della Regione Marche rende noto che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1.908 tamponi: 1.011 nel percorso nuove diagnosi e 897 nel percorso guariti. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 322 test e sono stati riscontrati 25 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi-testati è pari all'8%.

Covid, i contagi nelle province delle Marche

Come detto, i positivi nel percorso nuove diagnosi sono 137, di cui 41 con i sintomi del virus: 50 in provincia di Macerata, 55 ad Ancona, 4 a Pesaro e Urbino, 10 a Fermo, 9 ad Ascoli Piceno e 9 fuori regione.

Il totale dei casi dall'inizio della pandemia sale quindi a quota 94.637.

L'origine dei contagi

Dei 137 nuovi contagi, 26 sono avvenuti in casa, 45 sono conseguenza di contatti stretti con persone positive, 6 nascono sul lavoro, 5 riguardano studenti e 2 sono emerse con lo screening del percorso sanitario. Per altri 12 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.

Ricoveri Covid: continua la discesa

Continua la discesa dei ricoveri nelle Marche ed, in particolare, di quelli nelle terapie intensive degli ospedali. Sono 84.392 i pazienti dimessi/guariti (+316), 6.730 in isolamento domiciliare (-188) e 656 ricoverati (-2). I pazienti in terapia intensiva scendono da 96 a 88: 20 a Pesaro Marche Nord (-7), 21 ad Ancona Torrette, 11 a Jesi, 15 all'ospedale Covid di Civitanova Marche (-1), quattro a Senigallia, sette a Fermo e 10 a San Benedetto del Tronto.

I ricoveri nelle aree semi intensive passano da 170 a 175, mentre quelli in reparti non intensivi passano da 393 a 392 (20 a Marche Nord, 55 al Torrette, 21 all'Inrca di Ancona, 15 all'Inrca di Fermo, 8 a Pesaro Spdc, 41 a Jesi, 12 a Senigallia, otto a Fabriano, 42 a Macerata, 13 all'ospedale Covid di Civitanova Marche, 32 a Camerino, 42 a Fermo, 40 a San Benedetto del Tronto, sei ad Ascoli Piceno, 32 alla Casa di Cura Villa Serena e sei alla Casa di Cura San Benedetto). Calano sia gli ospiti in strutture territoriali, 235 (-11), che i pazienti nei Pronto soccorso in attesa di ricovero, 14 (-6).

Oggi 9 morti

Nelle Marche sono state 9, dopo le 11 di ieri, le vittime correlate al Covid-19 registrate nelle ultime 24 ore, tutte con patologie pregresse: si tratta di 4 donne e 5 uomini, di età compresa tra 69 e 96 anni. Lo si apprende dal terzo bollettino quotidiano del Servizio sanitario regionale. Sono diventati 2.868 i decessi dall'inizio della crisi pandemica, 201 dall'inizio di aprile: 1.608 uomini e 1.260 donne, con un'età media di 82 anni.

In provincia di Pesaro-Urbino sono morte finora 951 persone (4 nelle ultime 24 ore), in provincia di Ancona 909, 477 in quella di Macerata, 270 nel Fermano e 229 nel Piceno. Tra le vittime ci sono anche 32 persone non residenti nelle Marche, ma decedute negli ospedali della regione. .

Acquaroli: "Primi ad aver completato le vaccinazioni degli over 80"

"Sono stati mesi impegnativi i miei, dedicati alla pandemia, alle misure prese che ci hanno consentito una gestione di una fase difficile, le Usca, il tracciamento, la strategia, le ordinanze. Le Marche è la prima regione italiana ad aver finito le somministrazione del vaccino agli over 80 e siamo avanti sugli over 70 e con i disabili". Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ospite su Skytg24.

Secondo il report della Presidenza del Consiglio, gli ottantenni che hanno ricevuto la prima dose nelle Marche sono 111.567 (100%), 59.895 (53,69%) quelli che hanno avuto anche la seconda dose. Va però chiarito che la percentuale si riferisce ai prenotati, non al totale effettivo degli over 80 marchigiani.

Nelle Rsa hanno ricevuto la prima dose 6.766 anziani (100%) e 5.173 (76,46%) anche la seconda: pure in questo caso, il dato si riferisce ai prenotati, non al totale della popolazione delle Rsa.

"C'è un po' di preoccupazione sulla riapertura delle scuole in presenza al 100% per il rischio dei contagi. A novembre e febbraio, appena si è deciso di riaprire i contagi sono aumentati e speriamo che con la primavera questo non riaccadrà", ha aggiunto il governatore. "Nonostante uno sforzo importante per il potenziamento del trasporto pubblico locale - ha premesso Acquaroli - in questi mesi abbiamo visto, sia a novembre che a febbraio, che con la ripresa delle lezioni in presenza assistiamo a una recrudescenza del contagio. Speriamo che con la stagione primaverile e con tutte le azioni messe in campo non si verifichi un aumento dei contagi però, ripeto, un po' di timore ce l'abbiamo".

Il presidente di Regione è poi tornato a rilanciare un tema a lui molto caro ossia quello della ripartenza delle attività economiche. "Dobbiamo mettere in condizione tutte le attività che sono in grado di rispettare i protocolli di sicurezza di lavorare, compatibilmente con l'andamento della curva epidemiologica - ha proseguito -. Per tante attività che da mesi e mesi si vedono preclusa la possibilità di lavorare è importante avere una prospettiva. Ristorazione, bar, sport, cerimonie, intrattenimento: chiediamo protocolli che diano certezze per sul ritorno al lavoro di queste attività. Dobbiamo cercare di garantire un percorso di ritorno alla normalità alle attività che in questi mesi hanno visto una maggiore restrizione".

Non dispiace al governatore di Fratelli d'Italia neppure l'ipotesi di posticipare il coprifuoco serale alle 23. "Secondo me un'ora in più alla sera può essere contemplata - ha concluso -. Ma ripeto a fare la differenza sarà il rispetto dei protocolli. Noi possiamo anche mettere il coprifuoco anche alle 21, ma se poi la gente si ritrova nelle case e nei luoghi non pubblici il rischio è di far salire la curva e di creare danno economico. E tutto questo accade fuori dal controllo che invece può essere garantito nei luoghi pubblici. Immaginare un ritorno ad una serie di attività controllate nel rispetto dei protocolli è una questione di buon senso".

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