Coronavirus, l'ambasciatore di Mosca. "L’aiuto russo agli italiani, esperti anti epidemie"

"Abbiamo inviato i nostri migliori medici militari: una telefonata di Putin a Conte, così la macchina dei soccorsi è partita"

Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia

Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia

Roma, 2 aprile 2020 - Ambasciatore Sergey Razov, com’è nata nel suo paese, la Russia, l’idea di inviare in Italia un così forte aiuto sanitario, oltr tra medici, infermieri e tecnici?

"Nel nostro paese c’è un detto: ‘non esiste un dolore solo di altri’. Di fronte alla difficile situazione italiana, la Russia non poteva rimanere indifferente. Il 21 marzo, subito dopo una conversazione telefonica tra il presidente Vladimir Putin e il presidente Giuseppe Conte, il nostro ministero della Difesa ha ricevuto dal Presidente l’incarico di organizzare in modo rapido ed efficiente un’adeguata assistenza all’Italia. In questa attività sono stati coinvolti anche il ministero della Salute e quello dell’Industria e commercio, attraverso i quali, in accordo con la parte italiana, è fornita assistenza supplementare. Non avevo dubbi che la Russia sarebbe venuta in aiuto dell’Italia in questo difficile momento. E non mi ha sorpreso la rapidità con cui il ministero della Difesa russo ha eseguito l’ordine del comandante in capo. Come si dice: ‘detto-fatto’. Ricordo che il ministero della Difesa fornisce assistenza all’Italia a titolo completamente gratuito. Questo è un segno della nostra solidarietà con il popolo italiano a prescindere dalla congiuntura politica".

Come vedono i russi questa operazione e come l’Italia ha accolto gli aiuti della Russia? "I russi amano l’Italia e nutrono grande simpatia nei confronti degli italiani. L’ondata epidemica che vi ha travolto è vissuta in Russia con empatia, e sentimento di solidarietà. Il primo ministro italiano ha ringraziato il presidente Putin per l’assistenza. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si è recato personalmente alla base aerea di Pratica di Mare per accogliere specialisti, tecnici e attrezzature russi, esprimendo la sua gratitudine. Dal momento in cui sono arrivati in Italia gli specialisti russi, l’ambasciata continua a ricevere lettere, telefonate e commenti sulle pagine ufficiali dei social da parte degli italiani che esprimono gratitudine alla Russia per la sua assistenza. Siamo indubbiamente soddisfatti di questa reazione, di cui siamo grati. Certo, sui mass media sono comparsi singoli articoli di orientamento diverso che suscitano stupore, ma non modificano in alcun modo il quadro generale".

Quali saranno i benefici di questa operazione scientifico-militare per l’Italia e la Russia? "In Italia sono stati inviati i migliori medici militari, con esperienza pratica nella lotta contro malattie letali come ebola, l’antrace e la peste suina africana. Il loro aiuto sarà utile. Sono giunti anche specialisti nel campo dell’eliminazione dei focolai di infezione che attuano le misure necessarie per la disinfezione dei locali, delle strade e dei trasporti. Inoltre Mosca ha consegnato centinaia di migliaia di mascherine ad alto grado di protezione, tute protettive, dispositivi di ventilazione meccanica dei polmoni, altre attrezzature. Per i nostri specialisti, la missione costituisce anche l’opportunità di una preziosa esperienza acquisita tenendo conto delle specifiche condizioni locali. Ma l’assoluta priorità è quella di salvare vite umane".

Quali conseguenze avrà la missione sulla cooperazione russo- italiana in altri ambiti? "Le relazioni russo-italiane sono state e rimangono tradizionalmente molto intense in tutti gli ambiti. Sono fiducioso che l’attuale missione contribuirà a rafforzare le relazioni di amicizia e di cooperazione tra i nostri Paesi e i nostri popoli".

Avrebbe mai immaginato di essere coinvolto nella realizzazione di tale iniziativa? "Prevedere epidemie non è certo il mio mestiere. Ma è compito diretto dell’Ambasciata a Roma e dei Consolati generali di Milano, Genova e Palermo, partecipare alla preparazione e all’attuazione di misure specifiche per aiutare l’Italia a combattere l’epidemia. Continuiamo a lavorare nel rispetto di tutte le precauzioni e le regole introdotte dalla parte italiana. Assistiamo i nostri specialisti nei contatti con gli enti e le strutture governative italiane competenti. Informiamo il nostro ministero degli Esteri e i vertici del nostro Paese sulle misure adottate in Italia per combattere l’epidemia. Dopo tutto, questa è una delle linee guida per prendere adeguate decisioni anche in Russia. Prestiamo la dovuta attenzione ai nostri cittadini che si trovano in Italia, assistendoli nel caso desiderassero tornare in Patria, tutelando i loro legittimi diritti e interessi. In conclusione, vorrei esprimere la mia vicinanza per la grande perdita di vite umane, augurando ai malati pronta guarigione. Siamo con voi in un momento difficile".