Coronavirus, bollettino di oggi 23 giugno. In Emilia Romagna un solo decesso, 18 i contagi

Otto sono asintomatici, tre province senza nuovi casi: tutti i dati. “Plasma iperimmune, a luglio i primi donatori”

Coronavirus, il bollettino del 23 giugno: 18 nuovi positivi in Emilia Romagna

Coronavirus, il bollettino del 23 giugno: 18 nuovi positivi in Emilia Romagna

Bologna, 23 giugno 2020 – Un solo nuovo decesso e 18 nuovi contagi, di cui 8 asintomatici. Nessuno nelle province di Reggio Emilia, Ravenna e Rimini. Sono le notizie fornite dal bollettino sul Coronavirus di oggi, 23 giugno, divulgato dalla Regione Emilia Romagna. Dall'inizio dell'epidemia, dunque, i casi di positività salgono a 28.260. Quelli registrati nelle ultime settimana sono quasi tutti frutto della campagna di test messa in atto per stanare il Covid-19 anche laddove non manifesti i suoi sintomi.

L'aggiornamento del 24 giugno

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I tamponi effettuati sono 4.608: raggiungono così complessivamente quota 460.600, a cui si aggiungono altri 1.228 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Covid-19, i contagi provincia per provincia

I casi di contagio, che si riferiscono alla provincia in cui è stata fatta la diagnosi, sono così distribuiti nelle province dell'Emilia Romagna: 4.538 a Piacenza (+1), 3.633 a Parma (+2),  4.991 a Reggio Emilia (nessun nuovo caso), 3.944 a Modena (+1), 4.778 a Bologna (+4),  403 casi positivi a Imola (+1); 1.018 a Ferrara (+6, di cui 3 asintomatici). I casi di positività in Romagna sono 4.955 (+3), di cui 1.037 a Ravenna (nessun nuovo caso), 954 a Forlì (+2), 786 a Cesena (+1) e 2.178 a Rimini (nessun nuovo caso). Un dato quest’ultimo che corregge quello di ieri – 2.179 positivi - dovuto a un caso conteggiato due volte a causa di dati anagrafici non corretti. 

Un solo decesso

Purtroppo, si registra 1 nuovo decesso: una donna residente nella provincia di Forlì-Cesena, in particolare nel Cesenate. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.236.

Continuano a calare i casi attivi

Le nuove guarigioni sono 81 per un totale di 22.935, oltre l'81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.089 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 956, -57 rispetto a ieri, l’87,7% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 12, come ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 121 (-8).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.935 (+81): 274 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.661 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Il Covid in Italia: bollettino della Protezione Civile

Netto calo dei nuovi casi di Covid-19 in Italia, 122 oggi (di cui 62 in Lombardia) contro i 218 di ieri: si tratta del dato più basso dal 26 febbraio, in pratica dall'inizio dell'epidemia. Il totale sale così a 238.833. In calo anche i decessi, 18 oggi contro i 23 di ieri: anche in questo caso è record, visto che per trovare un dato analogo bisogna risalire al 2 marzo. Il totale delle vittime sale a 34.675. In crescita i guariti, 1.159 oggi contro i 533 di ieri, per un totale che sale a 184.585. Per effetto di questi dati, il numero dei malati attuali scende sotto quota 20mila, a 19.573 (-1.064). E' quanto emerge dal bollettino quotidiano della Protezione Civile.

In 12 regioni non si registrano morti nelle 24 ore: Marche, Campania, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria, Sardegna, Val d'Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. E prosegue il calo dei ricoveri, scesi complessivamente sotto quota 2.000: quelli in degenza ordinaria sono 185 in meno, 1.853 in totale, mentre le terapie intensive calano di altre 12 unità, e sono 115 in tutto. Le persone in isolamento domiciliare sono 17.605. Infine, oggi analizzati 41.135 tamponi, in crescita rispetto ai 28.972 di ieri.

"Plasma iperimmune, a luglio i primi donatori in Emilia Romagna"

A luglio potrebbero essere chiamati in Emilia Romagna i primi donatori di sangue iperimmune. La Regione sta aspettando infatti, "verosimilmente" entro la fine del mese prossimo, il via libera al protocollo nazionale che permetterà di coinvolgere le due categorie di esposti al Covid-19 già individuate che faranno da donatori di plasma per curare altri pazienti.

Il "forte impegno" della Regione Emilia Romagna anche sul fronte del plasma iperimmune è stato ricordato stamane al question time in Consiglio regionale dall'assessore alla Salute, Raffaele Donini. Tutte le Aziende sanitarie, ricorda in aula Donini, si sono attivate e la "necessità di monitorare" la sperimentazione "ha portato ad percorso organizzativo comune e condiviso". Nelle singole Aziende sono già stati costituite delle "plasma covid unit". Questi, sottolinea Donini rivolto al capogruppo della Lega, Matteo Rancan, che lo ha interpellato in aula, "sono passi".

Ma l'annuncio di una "prossima implementazione" della terapia al plasma iperimmune non basta al Carroccio. L'assessore "ci ha dato ragione" in questo, replica Rancan. "I donatori saranno coinvolti, il protocollo si sta strutturando, ma non si sta ancora raccogliendo plasma iperimmune. Serve estrema celerità, siamo in estremo ritardo. Non possiamo permetterci di arrivare impreparati se dovesse esserci seconda ondata, pronti a collaborare ma vogliamo risposte", conclude Rancan.