Coronavirus bollettino di oggi 24 luglio, un nuovo contagio e zero morti nelle Marche

Le ultime notizie sull'andamento della pandemia. Il caso di positività riscontrato in provincia di Pesaro Urbino

Coronavirus, nelle Marche un nuovo caso il 24 luglio (Crocchioni)

Coronavirus, nelle Marche un nuovo caso il 24 luglio (Crocchioni)

Ancona, 24 luglio 2020 - Nelle ultime 24 ore è stato accertato un solo nuovo caso di Covid-19 nelle Marche, in provincia di Pesaro Urbino, dove i contagi salgono a 2.769 da inizio pandemia. Contagi zero invece ad Ancona (1.883), Macerata (1.158), Fermo (475) e Ascoli Piceno (294). 

Sono 1.116 i tamponi processati nelle ultime 24 ore, 556 nel percorso nuove diagnosi e 560 in quello dei guariti. Lo si apprende dal bollettino di oggi del Gores, gruppo operativo che coordina l’emergenza sanitaria nella regione.

Gli aggiornamenti del 25 luglio

Leggi anche Sconfigge il Covid, ma muore di leucemia - Dovevano stare in quarantena ma ora sono irreperibili

Intanto anche oggi nelle Marche, per il 39esimo giorno consecutivo, non sono state registrate vittime di ‘Covid-19’ nelle ultime 24 ore.

Dall’inizio della crisi pandemica, le vittime restano così 987, 50 delle quali senza malattie pregresse: 589 uomini e 398 donne, con un’età media di 80 anni e mezzo. In provincia di Pesaro-Urbino sono morte finora 523 persone, in provincia di Ancona 214, in quella di Macerata 164, 65 nel Fermano e 13 nel Piceno. 

I casi positivi sono saliti a 6.816 (+1): 5.697 dimessi/guariti (+6), 129 in isolamento domiciliare (-5) e 3 ricoveri (invariati). Tra le persone ricoverate una è  in terapia intensiva a Pesaro Marche Nord mentre gli altri due, in reparti non intensivi, sono al Torrette di Ancona e all'ospedale di Macerata.

Scendono lievemente i casi/contatti in isolamento domiciliare: 568 (-4) tra cui 23 operatori sanitari: 203 ad Ancona, 211 a Pesaro Urbino, 85 a Macerata, 34 a Fermo e 35 ad Ascoli Piceno.

La storia. Ieri  Francesco Foschi, ingegnere civile di Montelabbate (Pesaro Urbino), ha lasciato, tra le lacrime di commozione dei sanitari, l’ospedale Carlo Urbani di Jesi dopo 72 giorni di Terapia intensiva e 52 di neuroriabilitazione. Non aveva alcuna patologia pregressa. Eppure ha affrontato il Coronavirus "come un leone", a detta della direttrice di presidio Sonia Bacelli, quattro mesi e una settimana di ospedale di cui ricorda poco, specie della fase in cui era in coma.

Ora con 30 chili in meno e una negatività al virus ottenuta dopo 3 mesi di positività, è salvo: ha ancora un lungo percorso riabilitativo davanti, perché il mostro invisibile ha colpito oltre ai polmoni, il cervello di Francesco che ha una corda vocale ancora bloccata e non può alimentarsi autonomamente (ha un sondino nello stomaco).