Coronavirus il bollettino di oggi 27 luglio. Nelle Marche due nuovi casi

Tornano ad abbassarsi i nuovi positivi dopo il boom legato alla cluster di Pesaro Urbino. Nessuna vittima

Tecnici dell'Usca a Montecopiolo dove è stato individuato il focolaio da Coronavirus

Tecnici dell'Usca a Montecopiolo dove è stato individuato il focolaio da Coronavirus

Ancona, 27 luglio 2020 - Si riabbasano i contagi da Coronavirus nelle Marche dopo il boom del giorno precedente legato al focolaio della provincia di Pesaro Urbino. Due i nuovi contagi (sempre nella provincia di Pesaro Urbino) registrati dal dal consueto bollettino del Gores nelle ultime 24 ore. E ancora zero decessi. Effettuati 287 tamponi di cui 189 nel percorso nuove diagnosi e 98 nel percorso guariti.

Aggiornamento Il bollettino del 28 luglio

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I numeri della pandemia 

Dall'inizio della crisi sono 6.827 i positivi, 2.779 provincia di Pesaro-Urbino, 1.883 in provincia di Ancona, 1.158 nel Maceratese, 475 nel Fermano e 294 nel Piceno, mentre 238 non sono residenti nelle Marche. Per il terzo giorno consecutivo è cresciuto il numero di coloro che sono in isolamento volontario nella propria abitazione: 707 (+37 rispetto a ieri) e, tra questi, 75 con i sintomi del 'Covid-19'; gli operatori sanitari in quarantena sono 29 (+1). Dall'inizio dell'epidemia i marchigiani che hanno passato volontariamente in casa due settimane di isolamento sono diventati 38.545, i casi complessivamente diagnosticati 97.635 e i tamponi processati 162.840, numero che comprende anche i test effettuati sulla stessa persona e il percorso guariti.

Sta bene il primo paziente curato con il plasma

Il primo paziente marchigiano trattato con il plasma è fuori pericolo e oggi è stato trasferito dal reparto di terapia intensiva al quello di malattie infettive dell'azienda ospedaliera Marche Nord, dove era stato rimasto fino al 14 luglio scorso, giorno in cui le sue condizioni si sono aggravate per una polmonite interstiziale da Covid e con gli organi compromessi, in particolare i polmoni. "Come prevedono i nuovi protocolli - ha spiegato il primario di terapia intensiva di Marche Nord, Michele Tempesta - il paziente non è stato intubato e abbiamo deciso di somministrargli il plasma iperimmune già dal giorno successivo". A questa somministrazione ne sono seguite altre due, il 17 luglio e il 19. "Dopo i primi sette giorni in cui il paziente si è dimostrato stabile - ha aggiunto il medico - le sue condizioni sono sensibilmente migliorate, fino ad essere fuori pericolo". "Questo è un percorso che ci dà molte speranze", ha concluso il primario.

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