Coronavirus, bollettino di oggi 28 luglio. Un morto in Emilia Romagna, ma calano i contagi

In regione 20 nuovi positivi, quasi la metà nel Riminese: i dati provincia per provincia. Aumentano le risorse per le aree più colpite dal Covid

Coronavirus, attesa per il bollettino di oggi 28 luglio (Foto Imagoeconomica)

Coronavirus, attesa per il bollettino di oggi 28 luglio (Foto Imagoeconomica)

Bologna, 28 luglio 2020 – Calano ancora i contagi da Covid-19 in Emilia Romagna, oggi la quarta regione per numero di nuovi positivi. Dopo i 61 di domenica e i 33 di ieri, sono 20 i casi registrati dal bollettino sul Coronavirus di oggi, 28 luglio, su 8mila tamponi, lo 0,25%. Di questi, 12 sono asintomatici, individuati grazie al tracciamento dei contatti e allo screening regionale. Dall'inizio dell'epidemia il numero dei positivi in regione sale dunque a quota 29.575. Si registra purtroppo un nuovo decesso: riguarda un uomo della provincia di Bologna.

Qui l'aggiornamento del 29 luglio

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La maggioranza dei nuovi contagi è riconducivile a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero: un’azione preventiva della sanità regionale attraverso l’attività di contact tracing (2 casi), i controlli a seguito di rientro dall’estero (3 casi), l’attività di screening nel comparto della logistica e della lavorazione carni (2 casi) o con gli screening con test sierologico o pre-ricovero (4 casi). In totale, dei 20 casi di oggi 9 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone naso-faringeo.

Nella provincia di Rimini, dove si registrano 9 casi, tre sono di asintomatici rientranti dall’estero, a cui come da delibera regionale è stato effettuato il doppio tampone durante l’isolamento fiduciario, due casi sono legati a focolai già noti e uno allo screening pre-ricovero.

tamponi effettuati da ieri sono 8.149, per un totale di 625.962. A questi si aggiungono anche 1.366 test sierologici.

La mappa dei contagi

Inuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono alla provincia in cui è stata fatta la diagnosi, sono così distribuiti a livello provinciale: 4.597 a Piacenza (+1), 3.763 a Parma (+1), 5.088 a Reggio Emilia (+4, di cui 2 sintomatici), 4.113 a Modena (+1, sintomatico), 5.247 a Bologna (+3); 425 a Imola (invariato), 1.081 a Ferrara (invariato); 1.151 a Ravenna (+1, sintomatico), 992 a Forlì (invariato), 829 a Cesena (invariato) e 2.289 a Rimini (+9, di cui 4 sintomatici).

Scendono a 4 i pazienti in terapia intensiva

guariti salgono a 23.830 (+16): l’81% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.459 (3 in più rispetto a ieri).

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.384 (+9).

Scendono a 4 i pazienti in terapia intensiva, calano a 72 (-5 rispetto a ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Coronavirus, in Italia risalgono contagi e morti

In Italia risale lievemente il numero dei nuovi contagiati da Covid-19. Sono 181 in più i positivi (ieri erano stati 170). Il totale dei casi dall'inizio della pandemia sale perciò a 246.488. In lieve crescita pure gli attualmente positivi (+28) a 12.609.

Aumentano pure i decessi: nelle ultime 24 ore se ne registrano 11. Sono questi i dati forniti dal Ministero della Salute. Lieve aumento (+9) per i ricoverati con sintomi: ad oggi sono 749. Di questi 40 sono ricoverati in terapia intensiva (-5).

Sono 11.820 (+24) le persone in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda i guariti il numero complessivo sale a 198.756, con un incremento di 163 nelle ultime 24 ore. I tamponi processati sono stati 48.170, quasi il doppio rispetto a ieri.

A segnare il maggiore incremento di nuovi positivi la Lombardia (53), seguita da Campania (29), Veneto (24) ed Emilia Romagna (20). In 8 regioni non si registrano nuovi casi.

Il virus nelle regioni: tabella

Fino a 600 euro per gli specializzandi in trincea 

Un riconoscimento per il prezioso contributo offerto dai medici specializzandi nel contenimento e nel contrasto dell’emergenza Covid-19, durante il periodo compreso tra il 21 febbraio e il 30 aprile 2020. Lo stabilisce il decreto a firma del presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, che amplia così ulteriormente la platea dei beneficiari del bonus economico (dopo medici, infermieri, operatori socio-sanitari, professionisti dell’Università, personale tecnico e amministrativo della sanità) e dà piena attuazione a una decisione presa dalla Giunta regionale a fine maggio e già preannunciata dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

Il decreto è stato siglato in accordo con le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara. Il numero degli specializzandi cui verrà dato il riconoscimento va dai 2.500 ai 3.100. Il contributo massimo per ciascuno sarà di 600 euro,per un impegno complessivo di 1,7 milioni di euro.

“Vogliamo dire il nostro grazie a tutti coloro che, in questi mesi così drammatici, sono stati in prima linea per difendere la nostra salute - sottolineano il presidente Bonaccini e l’assessore Donini -. Tra di loro, anche medici giovanissimi, che non hanno esitato a scendere in campo e, con impegno e voglia di fare, hanno curato e assistito pazienti spesso in condizioni di estrema gravità, dando prova di coraggio, conoscenza e garantendo supporto al Sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. Siamo perfettamente consapevoli - hanno aggiunto presidente e assessore - del fatto che il loro impegno non abbia prezzo; tuttavia, al ringraziamento abbiamo voluto ugualmente aggiungere un riconoscimento economico, quale segno di gratitudine da parte dell’intera comunità regionale”.

Il decreto firmato dal presidente Bonaccini indica anche criteri specifici per l’individuazione dei beneficiari meritevoli di riconoscimento, a partire dal periodo temporale in cui si è stati impegnati, e precisamente dal 21 febbraio 2020 al 30 aprile 2020, fase di alto picco pandemico.

Il contributo sarà modulato sulla base dell’intensità (elevata, discreta, corrente) dell’apporto offerto dai medici specializzandi e della conseguente collocazione in fasce differenziate (600 euro, 500 euro, 400 euro). Non sarà erogato agli specializzandi che nel medesimo periodo erano già titolari di altri contratti di lavoro autonomo o di lavoro subordinato attribuiti per l’emergenza Covid-19.

Aumentano le risorse per le aree più colpite dal Covid

Aumentano i fondi sostegno dei Comuni nelle aree più colpite dall’emergenza Covid: le province di Piacenza e Rimini (12,5 milioni ciascuna), zone arancioni a lungo, e Medicina (1 milione) nel Bolognese, ex zona rossa. Ma ci sono anche 14 milioni a disposizione per quelli montani e delle aree interne nelle altre province e il basso ferrarese. In totale, 40 milioni di euro rispetto ai venti inizialmente previsti.

E’ quanto prevede la manovra di assestamento al Bilancio 2020 - la prima dopo il lungo lockdown, oggi all’esame dell’Assemblea legislativa per l’approvazione - capace di movimentare circa 330 milioni di euro.Un provvedimento che guarda a territori, famiglie, lavoro e imprese.

Non solo. Consente anche di attivare finanziamenti dello Stato: arrivano infatti i 156 milioni di euro destinati alla realizzazione del nuovo ospedale di Cesena, contabilizzati nel bilancio regionale con l’assestamento.

Mentre con 4,97 milioni sarà ridotta la quota fissa sulle ricette mediche.

E ancora, sempre fondi nazionali recepiti in Emilia Romagna, 3,9 milioni per il volontariato, 4,2 milioni per alloggi a canone sostenibile e 2,34 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico.

Attraverso invece risorse recuperate con storni di bilancio, mezzo milione di euro è destinato ai risparmiatori coinvolti nel crack Carife per coprire le spese sostenute per chiedere i risarcimenti (si arriva così ad 1 milione di ero di stanziamento complessivo) e 1,5 milioni per la realizzazione di nuove Case protette e Case della salute.