Coronavirus Emilia Romagna, 32 le vittime. "Anziani, creare condomini ad hoc"

I contagiati sono 104, il secondo aumento più basso in assoluto: ecco la mappa per provincia. I nuovi guariti sono 362

Il ritorno alla normalità passa anche per una corsa in bus (foto Schicchi)

Il ritorno alla normalità passa anche per una corsa in bus (foto Schicchi)

Bologna, 6 maggio 2020 – Sono ancora 32 le vittime in regione: "Sono 32 di più di quelli che vorremmo, ma questo numero è figlio di un periodo nel quale la malattia era ancora grave", spiega il commissario Sergio Venturi. Sono 16 uomini e 16 donne, ecco come sono distribuiti sul territorio: 5 a Piacenza, 5 a Parma, 3 a Reggio Emilia, 5 a Modena, 11 a Bologna (dove ci trasciamo avanti l'ultima coda di anziani che vengono dalle Resitenze per anziani), 1 a Ravenna, 1 Forlì-Cesena, 1 a Rimini.

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I contagiati sono 104, un numero simile a quello di ieri: è il secondo aumento più basso in assoluto. "Solo pochi giorni fa avevamo più di 200 casi", confronta Venturi che spiega anche che il numero delle segnalazioni dei medici di famiglia sono in drastico calo e per questo si fanno meno tamponi, anche nelle zone più colpite come Piacenza. I nuovi guariti sono 362 e i casi attivi (i malati in corso) sono 290 in meno rispetto a ieri passando dai 8.681 registrati ieri agli odierni 8.391. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 5.860, fra i più alti nel Paese. I pazienti in terapia intensiva sono 176 ed è una bella notizia.

La mappa dei nuovi contagi: 4.295 a Piacenza (9 in più rispetto a ieri), 3.244 a Parma (14  in più), 4.799 a Reggio Emilia (11 in più), 3.766 a Modena (8 in più), 4.259 a Bologna (27 in più), 387 le positività registrate a Imola ( lo stesso dato di ieri), 951 a Ferrara (11 in più). In Romagna sono complessivamente 4.678 (24 in più), di cui 990 a Ravenna (4 in più),913 a Forlì (3 in più), 731 a Cesena (16 in più), 2.044 a Rimini (1 in più).

Le residenze per anziani

"Una delle cose che reputo più urgenti è ripensare profondamente i servizi per anziani - sottolinea Venturi -: c'è la necessità di tenerli il più possibile nelle loro case. Quelli che erano a casa, anche con una badante, non si sono ammalati. Magari immaginando condomini con servizi comuni: medici, animatori, psicologi. Le case protette che resteranno dovranno avere un accreditamento regionale", avvisa.

Le mascherine

Sono obbligatorie nei luoghi chiusi aperti al publico e al'aperto quando non si riesce a rispettare le distanze. "Ma cerchiamo di essere dotati di senso civico - si raccomanda Venturi -, se giriamo per strada è una buona norma di igiene tenere la mascherina anche se pensiamo che le distanze possono essere rispettate. In tanti la mascherina ce l'hanno, alcuni no: proviamo tutti ad essere rispettosi degli altri, portiamola sempre". Le mascherine, il distanziamento e lavarsi spesso le mani sono ancora misure che ci rendono quasi invulnerabili, si raccomanda Venturi. "Stiamo ripartendo, cerchiamo di non avere ricadute: per i prossimi giorni avremo probabilmente un andamento oscillante, salirà con piccole riprese che non sono piacevoli: cerchiamo di evitarle"

Le statistiche

Le unità a domicilio

Caccia al nemico casa per casa quando ancora non è in forma acuta: lo ha ripetuto come un mantra il commissario Sergio Venturi e ora, a pochi giorni dalla fine del suo incarico, le Usca (le Unità speciali di continuità assistenziale) che stanno crescendo di giorno di in giorno su tutto il territorio regionale. Nelle ultime due settimane, sono 40 i medici che si sono uniti in questo nuovo fronte di battaglia e ora i camici bianchi sono 441, suddivisi in 81 unità. Le Usca hanno assicurato finora più di 20mila prestazioni, non solo tamponi ma anche, per esempio, "elettrocardiogrammi, ecografie polmonari, somministrazione di terapie, visite alle residenze anziani".

Ecco come sono distribuite sul territorio le Usca: 6 a Piacenza, 7 a Parma (3 Parma, 2 Fidenza, 1 Sud-Est, 1 Valli Taro), 29 a Reggio Emilia (1 Castelnuovo, 1 Montecchio, 1 Scandiano, 1 Reggio Emilia, 1 Correggio, 1 Guastalla; il numero totale comprende anche le 15 Unità e 6 équipe dedicate alle Cra, le Case residenze anziani), 12 a Modena (2 Carpi, 2 Mirandola, 2 Modena, 2 Sassuolo, 2 Vignola, 1 Pavullo, 1 Castelfranco Emilia), 5 a Bologna (Bologna Est, Bologna Ovest, Montagna, Pianura Est, Pianura Ovest) - a Bologna le Usca sono meno di altrove: questo perché possono avvalersi del lavoro svolto dagli ambulatori Covid al Sant’Orsola - 3 a Imola, 5 a Ferrara (2 Centro-nord, 1 Ovest, 2 Sud-est), 4 a Ravenna, 2 a Forlì, 2 a Cesena e 6 a Rimini.