Coronavirus Emilia Romagna 19 marzo, altri 70 morti. Stretta sulle passeggiate

Sono 5.214 i casi di positività al Covid-19, salgono a 177 le guarigioni. I numeri provincia per provincia. Ordinanza per tutta la regione: chiusi i parchi. Nuove zone rosse al vaglio

Coronavirus, soccorritori in una foto d'archivio Garavaglia

Coronavirus, soccorritori in una foto d'archivio Garavaglia

Bologna, 19 marzo 2020 - Settanta morti in un giorno. C'è un nuovo record negativo nei decessi di pazienti affetti da Coronavirus in Emilia Romagna. Nella nostra regione oggi sono complessivamente 5.214 i casi di positività al Covid-19, 689 in più rispetto all’aggiornamento di ieri.

L'aggiornamento del 20 marzo

"Sappiamo che sono giorni difficili e ci aspettiamo per la fine della settimana e l'inizio della prossima di arrivare al picco e poi cominciare a vedere un po' di luce in fondo al tunnel", è l'analisi di Sergio Venturi, commissario per l'emergenza. 

I decessi sono passati da 461 a 531: 70, quindi, quelli nuovi, di cui 17 donne e 53 uomini. "Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime", fa sapere la Regione. I nuovi decessi riguardano 29 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 7 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (di cui nessuno del territorio imolese), 7 a Rimini, 1 a Ravenna e 1 a Forlì; 1 persona deceduta era residente fuori regione.

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Passano però da 15.461 a 18.344 i campioni refertati, 2.833 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 2.196 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 260 (13 in più rispetto a ieri).

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E salgono a 177 (ieri erano 152) le guarigioni, 158 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, "divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 19 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi", fa sapere la Regione.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.428 (88 in più rispetto a ieri), Parma 869 (69 in più), Rimini 691 (78 in più), Modena 663 (88 in più), Reggio Emilia 608 (194 in più), Bologna 465 (di cui 124 a Imola e 341 a Bologna; complessivamente 70 in più, di cui 11 a Imola e 59 a Bologna), Ravenna 185 (32 in più), Forlì-Cesena 227 (di cui 112 a Forlì, 34 in più rispetto a ieri, e 115 a Cesena, 22 in più rispetto a ieri),  Ferrara 78 (14 in più rispetto a ieri). 

La crescita in Emilia Romagna resta stabile al 14%: "Siamo da alcuni giorni in trend costante, che non si impenna, e non cala neppure". Le province, però, vanno a velocità diverse: Piacenza cresce del 6,6%, "ma su una zona già fortemente provata da ultime settimane", ammonisce Venturi, mentre Modena del 15% e Bologna addirittura del 20%. Reggio Emilia, infine, ha visto quasi 200 casi in più portando il totale a 608. 

Per quanto riguarda le mascherine, la Regione fa sapere che "sono arrivate 316.000 mascherine Montrasio e 37.300 mascherine chirurgiche dal Dipartimento nazionale di protezione civile". 

 

Stretta sulle passeggiate

Nuova stretta della Regione Emilia Romagna sugli spostamenti al di fuori della propria abitazione: ieri sera alle 21, infatti, viale Aldo Moro ha adottato una nuova ordinanza firmata dal governatore Stefano Bonaccini, in vigore da oggi, che fissa dei paletti ancora più stringenti per l’accesso ai parchi, per l’utilizzo della bicicletta, per le passeggiate di salute e per l’accompagnamento degli animali domestici fuori casa per le esigenze fisiologiche. E non solo. Potrebbero scattare a breve altre 'zone rosse'. "Con i sindaci di una parte del Riminese e quelli del Piacentino - ha detto ieri sera il governatore Stefano Bonaccini a Porta a Porta - credo che prenderemo ulteriori provvedimenti ulteriormente restrittivi, così come pochi giorni fa ho firmato per fare una zona rossa in una porzione del Comune di Medicina".

La conferma arriva anche dal commissario per l'emergenza, Sergio Venturi: "Nuove zone rosse? Non le escludiamo. Sulla base del confronto con le amministrazioni locali- dice Venturi durante la diretta Facebook di oggi- non è escluso che si assumano misure più stringenti. Si stanno facendo valutazioni su alcune situazioni".

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Dopo aver firmato l'ordinanza per limitare ancora di più passeggiate, corse e giri in bicicletta, Stefano Bonaccini ha sollecitato provvedimenti più restrittivi da parte del Governo. "Ci sono troppi comportamenti irresponsabili; credo, e lo dico al Governo, che serva qualche altra misura restrittiva. Non possiamo rischiare per qualche irresponsabile".

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L’ordinanza numero 41, intanto, prevede la chiusura di tutti i parchi e giardini pubblici “al fine di evitare assembramenti”. Poi specifica che “l’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)”.

Nel caso in cui “la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione”. Cioè in un’area non troppo lontana dal proprio domicilio.

Norme più stringenti, infine, pure per i bar nelle aree di servizio e di rifornimento carburante. La loro apertura, infatti, è “consentita lungo la rete autostradale e lungo la rete delle strade extraurbane principali” ma “limitatamente alla fascia oraria che va dalle ore sei alle ore 18 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurbane secondarie”.

Nessuna possibilità di rimanere aperti, invece, per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che si trovino “nelle aree di servizio e rifornimento ubicate nei tratti stradali comunque classificati che attraversano centri abitati”. Anche queste disposizioni sono in vigore da oggi.

“Occorre contrastare con ancora maggior decisione la diffusione del coronavirus riducendo i contatti tra le persone, principale veicolo di trasmissione del virus, bisogna restare in casa ed evitare assembramenti”, ha ricordato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. “Se qualcuno mi vuol venire a spiegare che rinunciare a fare jogging è un problema drammatico, lo prendo con me e lo porto a vedere i reparti ospedalieri”, si è poi sfogato sugli schermi di Agorà. “Ieri sera abbiamo preso un'ordinanza abbastanza dura, ma vedo ancora troppa gente in giro, sempre meno per fortuna, ma degli irresponsabili per quanto mi riguarda”.

Coronavirus, la nuova ordinanza

Ventilatori polmonari per due pazienti

È il professor Marco Ranieri, ordinario dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, ad aver ideato insieme a dei colleghi lombardi un circuito in grado di collegare un solo respiratore per fornire ossigeno a due pazienti, anziché uno solo. Circuito poi realizzato da un’azienda di Mirandola, distretto biomedicale modenese, la Intersurgical.

“Una notizia che ci riempie di orgoglio- ha sottolineato il commissario Venturi -. Un’impresa di Mirandola in sole 72 ore ha fornito il primo prototipo che è già stato testato dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna: funziona, e nei prossimi giorni saremo in grado di fare gli ordinativi, destinando la strumentazione alle province più colpite dal virus. Una collaborazione straordinaria tra clinici e industria che metterà a disposizione del sistema sanitario un dispositivo preziosissimo in grado di raddoppiare i posti in terapia intensiva".

L'appello di Venturi per il lavoro da casa

Non ci sono solo le passeggiate. Per ridurre i contagi da coronavirus, il commissario straordinario per l'emergenza in Emilia Romagna il commissario ad acta Sergio Venturi rivolge un appello ai datori di lavoro: "Facciamo in modo che più persone lavorino da casa, in particolare nei servizi". Durante la diretta Facebook di oggi, Venturi ha invitato i datori di lavoro a valutare "se è proprio necessario che i loro dipendenti si rechino a lavorare tutti insieme nello stesso posto. Favoriamo il lavoro da casa".

Siccome "siamo tra le zone più evolute del mondo, non dobbiamo avere paura che qualcuno se me approfitti", è l'invito di Venturi. "Contare gli obiettivi- sottolinea ancora l'ex assessore- è meglio che contare i minuti, questo consentirebbe alle famiglie di rimanere unite in questo momento e ci consente anche di essere più 'ecologici'". 

Donazioni: cosa fare. Le indicazioni della Regione Emilia Romagna

"Per chi volesse effettuare una donazione sul conto corrente intestato a Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, si ricorda che i versamenti vanno effettuati utilizzando il seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Causale: Insieme si puo Emilia Romagna contro il Coronavirus".