Coronavirus Emilia Romagna 20 marzo, altri 111 morti. Quasi seimila contagiati

I positivi sono 5.968, 754 in più. I numeri provincia per provincia. Tutti gli ospedali potranno usare il farmaco anti artrite. Ricetta medica dematerializzata, cosa cambia

Coronavirus, aumentano ancora i contagiati in Emilia Romagna (FotoSchicchi)

Coronavirus, aumentano ancora i contagiati in Emilia Romagna (FotoSchicchi)

Bologna, 20 marzo 2020 - Altri morti, più di 100  in Emilia Romagna. E' il bilancio sull'emergenza Coronavirus comunicato dal commissario Sergio Venturi. Ora il conto dei decessi nella nostra regione sale a 642.  "Ma due province, Parma e Reggio Emilia - precisa- hanno fatto sapere solo oggi una trentina di casi dei giorni scorsi per cui si aspettavano i temponi, quindi siamo su livelli di ieri", quando i morti erano stati una settantina.

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I casi positivi sono 5.968 (754 in più rispetto a ieri). Le guarigioni salgono a 239 (62 in più rispetto alle 177 di ieri). 

Passano però da 18.344 a 20.753 i campioni refertati, 2.409 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Morti, contagiati, guariti: i numeri aggiornati dall'Italia

Complessivamente, sono 2.491 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (295 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 267 (7 in più rispetto a ieri). "Sono almeno due giorni che abbiamo nuovi pazienti in terapia intensiva in numero molto ridotto: oggi ne abbiamo 7 in piùrispetto a ieri, a fronte di giornate in cui abbiamo occupato anche 20 posti letto", la precisazione di Venturi.

I decessi sono passati da 531 a 642: 111, quindi, quelli nuovii.  I nuovi decessi riguardano 27 residenti nella provincia di Piacenza, 39 in quella di Parma, 19 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 2 del territorio imolese), 3 a Forlì, uno a Rimini e due a Ferrara. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime, fa sapere la Regione.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.575 (147 in più rispetto a ieri), Parma 979 (110in più), Rimini 757 (66 in più), Modena 767 (104 in più), Reggio Emilia 773 (165 in più), Bologna 552 (di cui 144 a Imola e 408 a Bologna; complessivamente 87 in più, di cui 20 a Imola e 67 a Bologna), Ravenna 213 (28 in più), Forlì-Cesena 250 (di cui 118 a Forlì, 6 in più rispetto a ieri, e 132 a Cesena, 17 in più rispetto a ieri),  Ferrara 102 (24 in più rispetto a ieri). 

Nella nostra regione si sta lavorando per ottimizzare il lavoro dei laboratori impegnati nell'analisi dei tamponi. "Stiamo superando le difficoltà a Parma e Bologna - ha detto Venturi - a volte siamo indietro di due o tre giorni. Nel fine settimana o nei primi giorni della prossima scopriremo se stiamo per raggiungere il picco dei contagi". 

Farmaco anti artrite

Tutti gli ospedali dell'Emilia-Romagna da oggi potranno usare il Tocilizumab, il farmaco anti-artrite indicato come performante per fermare il virus. Lo conferma Venturi: "Ci sono diverse sperimentazioni in corso - ha spiegato -. Una chiusa che impegna l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena", ma adesso "con l'assenso di Roche, l'Aifa ha disposto che tutti gli ospedali possano aderire a una sperimentazione aperta, registrandosi sul sito del 'Pascale' di Napoli". Le strutture, infatti, dovranno rendere conto e aggiornare gli esiti dell'utilizzo del farmaco. 

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Ricetta medica dematerializzata

L'obiettivo è ridurre il più possibile tutti gli spostamenti, anche quelli da casa all’ambulatorio medico, per scongiurare eventuali occasioni di contatto e contagio in piena emergenza Coronavirus: l'Emilia Romagna ha attivato il servizio di ricette mediche dematerializzate.

È la prima Regione a livello nazionale a imboccare questa strada, che ridurrà la necessità delle visite in ambulatorio per ritirare le ricette cartacee rosse di molti farmaci, a partire da quelli 'in distribuzione per conto'.

“Una misura in più a salvaguardia dei cittadini - spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- che rientra nelle disposizioni urgenti della Regione per ridurre la necessità di spostarsi dal proprio domicilio per ritirare medicinali".

Per i farmaci 'in distribuzione per conto' e per tutti gli altri prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta su ricetta dematerializzata, inoltre, non è più necessario che il cittadino ritiri presso gli ambulatori medici il 'promemoria' cartaceo della prescrizione.

La Regione ha infatti confermato che i pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) con la sola trasmissione da parte del medico al cittadino, secondo modalità tra loro concordate, del “Numero ricetta elettronica” (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale.

Per i pazienti che hanno già attivato, invece, il Fascicolo sanitario elettronico è sufficiente mostrare in farmacia, direttamente dal proprio smartphone, il simbolo del bar code della ricetta.

La Regione ha deciso inoltre di prorogare la validità dei Piani terapeutici dei farmaci e dei dispositivi medici rispettivamente di 3 e 6 mesi. Infine, fa sapere la Regiome, anche le esenzioni a validità limitata (ad esempio quelle per asma o neoplasia) in scadenza tra il 24 febbraio e il 30 giugno 2020 sono prorogate d’ufficio di 120 giorni, mentre quelle per disoccupazione e per lavoratori colpiti dalla crisi sono prorogate tutte al 30 giugno 2020.

Rimini ferma le attività economiche

Stop pressoché generalizzato delle attività economiche, con eccezione di quelle essenziali o che autolimitino i contatti fra le persone, chiusura di spiagge e lungomare, e un riassetto complessivo della mobilità nel territorio, con blocco di strade secondarie. Lo prevedono le misure di contrasto al Coronavirus nel territorio della provincia di Rimini, in un'ordinanza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, firmata dopo quella del Governo, e che dunque dà una stretta ulteriore.

L'ordinanza arriva dopo la relazione inviata in Regione dal direttore generale della Ausl di Romagna che chiede un intervento straordinario alla luce della "preoccupante evoluzione epidemiologica del COVID-19 nei territori dei due Distretti sanitari di Rimini". Una situazione che rischia di mettere "in gravissima difficoltà i presidi ospedalieri dell'intera area riminese".

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Orari ridotti per alcuni supermercati

Orari ridotti per alcune catene di supermercati. Da domani fino a venerdì 3 aprile nei negozi Esselunga di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Toscana la chiusura feriale sarà anticipata alle 20, la domenica invece i magazzini saranno aperti dalle 8 alle 15. A disposizione dei clienti guanti monouso e gel disinfettante agli ingressi di ogni negozio, dove l'accesso sarà contingentato e protetto con misure di distanziamento per le eventuali code che si venissero a creare, in base alle disposizioni del Governo.

“Dato il momento, Conad ha suggerito ai soci imprenditori di limitare l’apertura dei punti vendita nelle prossime due settimane, dal lunedì al sabato fino alle 19”. Lo annuncia l’ad Pugliese. Inoltre, il 22 e il 29 marzo, domenica, i punti vendita saranno chiusi.