Coronavirus Emilia Romagna, 980 nuovi malati. Vittime a quota 892. Giro di vite a Piacenza

Venturi: "Tanti posti liberi in terapia intensiva". Ma arriva una nuova ordinanza per la provincia più colpita. La mappa dei contagi

Ospedali sotto assedio (Ansa)

Ospedali sotto assedio (Ansa)

Bologna, 23 marzo 2020 - La premessa di Sergio Venturi, commissario straordinario all'emergenza Covid-19, è improntata all'ottimismo: "I numeri della Lombardia sono finalmente in calo e questo ci conforta: loro era più avanti di noi e quindi speriamo di seguirli a ruota. Quindi se vedete, come oggi, numeri in crescita non preoccupatevi troppo - avvisa -. Dovete tenere sotto controllo il numero dei posti letto liberi in terapia intensiva e la percentuale delle persone che sono curate a casa. Se crescono, significa che la malattia è più facile da curare".

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In Emilia Romagna ci sono ora 8.535 positivi, 980 in più di ieri, una crescita sostanzialmente analogo a quella dei giorni passati: non vediamo un decremento forte. Ma l'Emilia Romagna non è come la Lomabrdia, abbiamo un andamento a macchia di leopardo - sotolinea Venturi - quindi non vedremo un decremento uniforme. Ci aspettiamo un abbassamento a Piacenza e a Parma e poi nel resto della regione".

Giro di vite a Piacenza

Un'ulteriore stretta per prevenire i contagi nella provincia di Piacenza arriva con una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Emilia- Romagna Stefano Bonaccini, in vigore da domani al 3 aprile. Sospese le attività economiche, escluse quelle essenziali o quelle che garantiscano contatti limitati fra le persone. E si rafforzano misure per garantire il contenimento e il distanziamento sociale, a partire dal divieto di ogni assembramento con più di due persone. L'ordinanza firmata da Bonaccini, prevede anche un rafforzamento dei controlli.

La sospensione delle attività economiche amplia la portata del decreto adottato ieri dal Governo. Chi resta aperto dovrà attenersi a un rigidissimo protocollo per mantenere le distanze. Chiusi studi professionali, parchi e cimiteri e rimodulato il trasporto pubblico locale. Esclusi dal divieto le attività produttive relative alla filiera alimentare, supermercati, edicole, farmacie, meccanici, idraulici. Previste misure specifiche anche per la logistica, un settore che rappresenta una fetta molto importante dell'economia piacentina: le attività possono proseguire limitatamente alla gestione di merci la cui ricezione o spedizione è connessa ad attività o filiere riguardanti beni essenziali compresi nell'allegato 1 del Dpcm dell'11 marzo. Alla logistica si applicano ulteriori misure di distanziamento per la sicurezza dei lavoratori, come l'articolazione delle attività su più turni e lo scaglionamento dei servizi di mensa e degli orari di pausa.

La mappa

Questi i casi di positività sul territorio (accertato alle 12 di oggi), che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.885 (120 in più rispetto a ieri), Parma 1.364 (155 in più), Reggio Emilia 1.369 (202 in più),  Modena 1.155 (145 in più), Bologna 833 (di cui 652 Bologna,156 in più rispetto a ieri, e 181 Imola, 3 in più),  Ferrara 172  (22 in più rispetto a ieri), Ravenna 342 (33 in più), Forlì-Cesena 380 (di cui 176 a Forlì, 21 in più rispetto a ieri, e 204 a Cesena, 30 in più),  Rimini 1.035 (93 in più). I pazienti di terapia intensiva sono 7 più di ieri arrivano a 474.

Le vittime

I decessi sono 76 in più e arrivano a 892: riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, 13 in quella di Parma, 21 in quella di Reggio Emilia, 9 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno del territorio imolese), 2 in quella di Ferrara e 1 in quella di Ravenna.

A casa

Complessivamente, sono 3.669 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (443 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, chesono 276, 7 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 816a 892: 76, quindi, quelli nuovi, di cui 46 uomini e 30 donne.

Pronti i nuivi ospedali Covid-19 del Delta, a Ferrara, e di Lugo. Presto si aggiungerà anche quello di Riccione.

Nelle Marche

Anche nelle Marche è stata un’altra giornata difficile: 19 morti (12 uomini e 7 donne), 202 in totale. Ancora ondivaga la curva dei contagi: il calo della curva registrata sabato non ha trovato conferme ieri: su un totale di 651 test effettuati ben 268 sono risultati positivi (il 41,17%). Complessivamente i marchiagiani contagiati dal coronavirus sono 2.241, il 37,88% rispetto ai 6.391 campioni processati.

E salgono anche i pazienti ricoverati nelle strutture marchigiane: 41 in più rispetto a sabato (883 in totale). Una buona notizia, però, c’è. L’ha comunicata ieri, in diretta, il capo della Protezione Civile, Borrelli: "La task force dei medici che abbiamo costituito andrà in Lombardia ma anche in altre regioni, come le Marche che ne hanno richieste alcune decine di unità". Accolta, dunque, la richiesta di Ceriscioli.