Coronavirus Emilia Romagna 25 aprile, crollo dei nuovi malati. Ma le vittime sono 44

Casi attivi: ci sono oltre 150 malati in meno rispetto al giorno precedente. La mappa del contagio per provincia, Bologna resta maglia nera

Prosegue la battaglia al coronavirus

Prosegue la battaglia al coronavirus

Bologna, 25 aprile 2020 - Ancora una volta sotto ai 300, come aveva auspicato il commissario straordinario Sergio Venturi. E' una buona notizia, insomma, quella che arriva dall'aggiornamento giornaliero sulla pandemia dalla Regione Emilia Romagna. Oggi i nuivi positivi sono 239, venerdì erano stati 247. E a conferma del trend del contagio c'è anche il dato dei casi attivi in sensibile calo:-162 rispetto a ieri (12.347 contro i 12.509).

Ma il tasto dolente resta quello delle vittime, che sono cresciute rispetto a venerdì: oggi sono 44, dieci in più di ieri. Le vittime sono 18 uomini e 26 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 3.347. I nuovi decessi riguardano 9 residenti nella provincia di Piacenza, 9  in quella di Parma, 4 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 11 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 3 in quella di Ferrara, 1 in provincia di Ravenna, 3 nella provincia di Forlì-Cesena (nessuno nel forlivese), 1 nella provincia di Rimini.

Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono alla provincia in cui è stata fatta la diagnosi: 3.695 a Piacenza (60 in più rispetto a ieri), 3.034 a Parma (23 in più), 4.552 a Reggio Emilia (32  in più), 3.538 a Modena (19 in più), 3.742 a Bologna (68 in più),  360 le positività registrate a Imola (1 in più di ieri), 885 a Ferrara (8 in più). In Romagna sono complessivamente 4.403 (28 in più), di cui 969 a Ravenna (6 in più), 857 a Forlì (7 in più), 643 a Cesena (8 in più), 1.934 a Rimini (7 in più).

Le nuove guarigioni sono 357 (8.515 in totale).I test effettuati hanno raggiunto quota 156.883, +5.378. Le persone complessivamente guarite salgono a 8.515 (+357): 2.557 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 5.958 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Calano anche le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi: complessivamente arrivano a 8.558, 18 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 246 (-18 rispetto a ieri). E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-89).

Marzabotto

A Bologna, in piazza Maggiore, il sindaco Virginio Merola e le note struggenti della tromba di Paolo Fresu (video). A Marzabotto, nel sacrario alla memoria della strage compiuta dalle SS naziste tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, il governatore Stefano Bonaccini.

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“La memoria di chi è stato trucidato in nome dell’odio e di una violenza cieca che tuttora si fatica anche solo a concepire. Il coraggio e la forza di chi scelse di opporsi alla dittatura e schierarsi con chi si batteva per la democrazia e la libertà. Mai come oggi, di fronte alla necessità di ricostruire che abbiamo davanti, dobbiamo rifarci ai valori usciti dalla Resistenza partigiana e sanciti nella nostra Costituzione: il rispetto della persona e dei diritti inviolabili di ciascuno, la rimozione di ogni ostacolo di ordine economico e sociale, per una ripartenza che non dovrà lasciare indietro nessuno”, ha detto Bonaccini nel 75esimo anniversario della Liberazione.

Con Bonaccini c'erano anche Valter Cardi, presidente del Comitato per le onoranze ai caduti di Marzabotto, la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, i sindaci di Grizzana Morandi, Franco Rubini, e di Monzuno, Bruno Pasquini, i tre comuni nei quali si consumò il terribile eccidio di Monte Sole: A mancare sono stati i cittadini, che di solito affollano di bandiere e note la giornata.

“In questa emergenza abbiamo già pagato un prezzo altissimo: il mio e il nostro pensiero va alle tante persone che non ci sono più e ai loro cari. Nessun lutto potrà essere riparato, ma insieme ripartiremo, ricostruendo reti sociali e servizi, il lavoro e l’economia - pronette Bonaccini -, come abbiamo fatto altre volte nel nostro passato, a partire proprio dal secondo dopoguerra. O qui, nella nostra terra, dopo il sisma del 2012. Senza rinunciare al confronto e all’esercizio della democrazia, consapevoli, sempre - ha concluso - che il poterlo fare lo dobbiamo a chi, 75 anni fa, si batté per lasciarci in eredità proprio democrazia e libertà, tuttora i beni più preziosi”.

La nuova ordinanza

Cessazione di tutte le misure ulteriormente restrittive in vigore nella provincia di Rimini e a Medicina e nella frazione di Ganzanico, nel bolognese. Ma le restrizioni restano invece a Piacenza, dove gli ultimi dati fanno temere una ripresa del contagio. La (parziale) fine delle zone rosse, contenuto nella nuova ordinanza firmata ieri sera dal governatore Stefano Bonaccini. Ecco i nuovi provvedimenti, in vigore da lunedì 27 aprile: in tutto il territorio regionale (tranne Piacenza), ritorno alla vendita di cibo da asporto (take away) da parte degli esercizi e anche delle attività artigianali (rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio), ma solo dietro ordinazione on-line o telefonica e quindi in maniera contingentata, per evitare assembramenti fuori e la presenza di non più di un cliente dentro il locale. L’ordinazione non potrà in alcun modo essere consumata sul posto.

Sempre in tutto il territorio regionale, via libera all’attività da parte degli esercizi di toelettatura degli animali di compagnia, per appuntamento, utilizzando i mezzi di protezione personale e garantendo il distanziamento sociale. Previsto anche una distribuzione ai cittadini di 4,5 milioni di mascherine di qualità certificata, di cui 500mila per le aziende di trasporto pubblico.